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Le massime degli empi e loro odio contro i giusti

Or gli empi nei loro storti pensamenti van dicendo: «Corto e pieno di noia è il tempo della nostra vita, non v'è rimedio quando l'uomo è alla fine, e non si conosce persona che sia tornata dall'altro mondo. Essendo noi venuti dal niente, dopo saremo come se non fossimo mai stati, perchè l'alito delle nostre nari è fumo, e il parlare è scintilla prodotta dal moto del cuore. Quando questa sarà spenta, il nostro corpo andrà in cenere, e lo spirito si disperderà come aria leggera. La nostra vita passerà come traccia di nube, sparirà come nebbia cacciata dai raggi del sole e sopraffatta dal calore di lui. E il nostro nome sarà col tempo dimenticato, e nessuno si ricorderà più delle opere nostre. Un'ombra che passa è la nostra vita, la nostra è una partenza senza ritorno. Quando il sigillo è messo, nessuno ritorna. Venite adunque, godiamoci, i beni presenti, e come nella gioventù, in fretta approfittiamoci delle creature. Empiamoci di vino prelibato e di profumi, non lasciamo passare il fiore della stagione. Coroniamoci di rose prima che avvizziscano; non vi resti prato dove non sia passata la nostra lussuria. Nessuno di noi manchi alle nostre orgie, dappertutto lasciamo i segni della nostra allegria, perchè questa è la nostra parte, la nostra sorte. 10 Opprimiamo il giusto povero, non risparmiamo la vedova, nè si abbia riguardo alla canizie del vecchio carico di anni. 11 Sia la forza il nostro diritto: ciò che è debole è stimato buono a nulla. 12 Mettiamo adunque in mezzo il giusto, perchè c'è d'incomodo, s'oppone alle nostre azioni, ci rinfaccia i peccati contro la legge, propala a nostro danno i peccati della nostra condotta, 13 pretende d'avere la scienza, di Dio e si chiama figlio di Dio. 14 Egli è diventato il censore dei nostri pensieri: 15 è per noi gravoso anche il vederlo, perchè la sua, vita non è come quella degli altri, e singolare è il suo modo d'agire. 16 Egli ci tiene come leggeri, schiva il nostro modo di fare come immondezza, preferisce la fine dei giusti e si vanta d'avere per padre Dio. 17 Vediamo un po' se le sue parole son veraci, proviamo quel che sarà di lui, vediamo come va a finire. 18 Se egli è veramente figlio di Dio, Dio verrà a difenderlo, a salvarlo dalle mani degli avversari. 19 Mettiamolo alla prova cogli oltraggi e coi tormenti, per conoscere la sua rassegnazione e sperimentare la sua pazienza. 20 Condanniamolo alla morte più ignominiosa: giacché, secondo le sue parole, vi sarà chi avrà cura di lui». 21 Così han pensato; ma s'ingannano, accecati dalla loro malizia. 22 Essi ignorano i segreti di Dio, non sperano nella ricompensa della giustizia, non fanno alcuna stima, dell'onore delle anime san te. 23 Infatti Dio creò l'uomo per l'immortalità, e lo fece a sua imagine e somiglianza; 24 ma per l'invidia del diavolo entrò nel mondo la morte, 25 e lo imitano quelli del suo partito.