Le pene dei Cananei e loro scopo
1 Quanto è benigno e soave, o Signore, il tuo spirito in tutte le cose!
2 Per questo tu castighi i traviati a poco per volta, li riprendi dei loro falli e li ammonisci, affinchè, messa da parte la malizia, credano in te, o Signore.
3 Gli antichi abitatori della tua terra santa tu li avevi in orrore,
4 perchè detestabili davanti a te eran le opere che facevano con malie ed empi sacrifizi:
5 uccidevano senza pietà i loro figlioli, mangiavano le viscere degli uomini, bevevano il sangue in mezzo alla tua sacra terra.
6 Quei genitori carnefici di anime indifese tu li volesti distruggere per mano dei nostri padri,
7 affinchè ricevesse la degna colonia dei figli di Dio quella terra a te cara sopra tutte.
8 Ma anche ad essi, come ad uomini, avesti riguardo, e mandasti, precursori del tuo esercito, le vespe, affinchè li sterminassero a poco a poco.
9 Non perchè tu fossi impotente ad assoggettare colla guerra gli empi ai giusti, o a sterminarli d'un colpo con bestie feroci e con dura parola.
10 Ma punendoli gradatamente davi luogo al pentimento, pur non ignorando quanto fosse scellerata quella nazione, e come fosse diventata natura la loro malizia, e che i loro pensieri non si potevano mai più cambiare.
11 Era infatti una razza maledetta fin da principio, e tu non per timore di altri lasciavi impuniti i loro peccati.
12 Chi potrà dirti: «Che hai fatto?» Chi oserà opporsi alla tua sentenza, chi verrà dinanzi a te come difensore di uomini empi? E chi ti potrà imputare lo sterminio di nazioni da te create?
13 Non v'è infatti altro Dio fuori di te, che hai cura di tutto, da dover mostrare che non è ingiusta la tua sentenza.
14 Nè re, nè tiranno davanti a te potrà chieder conto di quelli che hai fatto perire.
15 Ma siccome tu sei giusto, con giustizia regoli ogni cosa, e condannare chi non deve essere condannato lo tieni come indegno della tua potenza.
16 Così il tuo potere è principio di giustizia, e siccome sei il Signore di tutti, con tutti sei indulgente.
17 Però fai mostra della tua potenza quando non sei creduto perfetto nella forza, e punisci l'audacia di chi non ti conosce.
18 Tu, padrone della forza, giudichi con tranquillità, e con gran rispetto disponi di noi. È infatti in tua mano il potere quando vuoi.
19 Con tali opere tu insegnasti al tuo popolo che bisogna esser giusti ed umani, e desti ai tuoi figli buone speranze, perchè, quando giudichi, tra i peccati dài luogo a penitenza.
20 Se infatti i nemici dei tuoi servi e i degni di morte tu li punisti con tanti riguardi, dando loro tempo e luogo di poter cessare dalla loro malizia,
21 con quanta cautela avrai giudicati i tuoi figli, ai padri dei quali giurasti un patto d'ottime promesse?
22 Se dunque correggi noi, con molti colpi flagelli i nostri nemici, affinchè, ripensandoci, giudichiamo della tua bontà, e speriamo la tua clemenza quando verremo giudicati.
23 Per questo quelli che vissero da insensati e da ingiusti li straziasti coi più grandi tormenti per mezzo delle cose da loro adorate.
24 Essi per lungo tempo traviarono nella via dell'errore, stimando dèi quelli che fra gli animali sono i più vili, e, vivendo come dei ragazzi insensati,
25 per questo come a ragazzi insensati, infliggesti loro un castigo da scherno.
26 Ma quelli che non si corressero agli scherni e alle grida provarono un castigo degno di Dio.
27 Essi infatti, quando con indignazione soffrivano per mezzo di quelli che credevano dèi, mentre da essi erano straziati, videro e riconobbero per vero Dio quello che prima ricusavan di riconoscere: per questo piombò su di loro la finale condanna.