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Elifaz dice a Giobbe di cessare i lamenti e di rivolgersi a Dio

«Chiama pure, se v'è qualcuno che ti possa rispondere, ricorri a qualche santo. Veramente la rabbia uccide lo stolto e l'invidia fa morire il piccino, io vidi lo stolto con sode radici, ma subito maledissi la sua floridezza. Non vi sarà salvezza per i suoi figli, saran calpestati alla porta, e non vi sarà chi li difenda. L'affamato divorerà la sua messe, l'uomo armato rapirà anche lui, gli assetati ne succhieranno i beni. Niente avviene senza causa sulla terra, e il dolore non spunta dal suolo: l'uomo nasce a soffrire come gli uccelli al volo. Per questo io pregherei il Signore, a Dio rimetterei la mia causa: a lui che fa cose grandi e imperscrutabili e maraviglie senza numero; 10 che dona la pioggia alla superficie della terra e tutto irriga colle acque; 11 che pone in alto gli umili e rinfranca colla prosperità gli afflitti; 12 che sventa le trame dei maligni in modo che non giungano ad eseguirle; 13 che impiglia gli scaltri nelle loro astuzie e dissipa il consiglio degli empi. 14 In pieno giorno incontreranno le tenebre, e a mezzodì andran tentoni come di notte. 15 Ma Egli salverà il meschino dalla spada della loro bocca, e il povero dalla mano dell'oppressore. 16 E vi sarà speranza pel misero, e l'iniquità chiuderà la sua bocca. 17 Beato l'uomo che è corretto da Dio! Non sdegnare adunque la correzione del Signore, 18 perchè Egli fa la piaga e la fascia, ferisce e di sua mano risana. 19 Ti libererà da sei tribolazioni, e alla settima il male non ti toccherà. 20 In tempo di carestia Egli ti salverà a dalla morte, e nella guerra dal filo della spada. 21 Sarai riparato dal flagello della lingua, e non temerai quando venga la sventura. 22 Nella desolazione e nella fame riderai, e non avrai paura delle bestie della terra. 23 Farai alleanza colle pietre dei campi, e le bestie della terra saran per te pacifiche. 24 E vedrai la pace nella tua tenda e, visitando i tuoi beni, non peccherai. 25 Vedrai pure a moltiplicata la tua stirpe e la tua a progenie come l'erba del prato. 26 Scenderai maturo nel sepolcro, come un monte di grano rimesso nella sua stagione. 27 Ecco, secondo le nostre esperienze, come e stanno le cose; or tu ripensa a quanto hai ascoltato»