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Sospiro di un lontano verso il tempio

Al corifeo. Ode dei figliuoli di Core. Come il cervo anela ai rivi d'acqua, così anela l'anima mia a te, o Dio. Ha sete di Dio l'anima mia, del Dio vivente; quando verrò e comparirò al cospetto di Dio? Le mie lacrime sono pane a me giorno e notte, mentre mi si dice ogni dì: «Dov'è il tuo Dio?». Mi rammento, ed effondo [in pianto] entro di me l'anima mia, che mi recavo un tempo al luogo dell'augusto tabernacolo sino alla casa di Dio, tra grida d'esultanza e di lode, di clamore festoso. Perchè sei triste, anima mia, e perchè mi conturbi? Spera in Dio; perché lo loderò ancora, lui, salvezza di mia faccia e mio Dio. In me è turbata l'anima mia; perciò ti rammento, dalla terra del Giordano e dell'Hermon, dal piccolo colle. Un vortice chiama l'altro al fragor delle tue ondate; tutti i tuoi marosi e i tuoi flutti passan su me. [Prima invece] dava ordini il Signore, di giorno, alla sua misericordia e la notte il suo cantico [era] con me, preghiera al Dio della mia vita. 10 Dico a Dio: «Tu sei il mio protettore: perché m'hai dimenticato? e perchè contristato me ne vo, mentre mi travaglia il nemico?». 11 Allo spezzarsi delle mie ossa, m'insultano i miei persecutori, i miei nemici, mentre mi dicono ogni dì: «Dov'è il tuo Dio?». 12 Perchè sei triste, anima mia, e perché mi conturbi? Spera nel Signore, perchè lo loderò ancora, lui, salvezza di mia faccia e mio Dio.