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Preghiera per la liberazione d'Israele. La felicità del popolo di Dio.

Salmo di David contro Golia. Benedetto il Signore Iddio mio, che addestra le mie mani alla battaglia e le mie dita alla guerra, [ch'è] la mia misericordia e il mio rifugio, il mio difensore e il mio liberatore, il protettore mio nel quale spero, che sottomette il mio popolo sotto di me. O Signore, che cos'è l'uomo perchè tu ti mostri a lui? o il figliuolo dell'uomo perchè di lui tu ti curi? L'uomo è simile a un soffio, i suoi giorni com'ombra si dileguano. O Signore, china i tuoi cieli e discendi, tocca i monti sì che fumino; fulmina le folgori e disperdili, scocca le tue frecce e sgomentali. Stendi la tua mano dall'alto. Tirami fuori e liberami dalle acque molte, dalla mano degli stranieri, la cui bocca parla vanità [e inganno], la cui destra è una destra spergiura. O Dio, un cantico nuovo io ti canterò, sull'arpa dalle dieci corde inneggerò a te! 10 [A te] che concedi salvezza [e vittoria] ai re, che liberasti David tuo servo dalla spada micidiale. 11 Tirami via, liberami dalla mano degli stranieri, la cui bocca parla vanità [e inganno], la cui destra è una destra spergiura. 12 I figli [de' giusti] son come piante novelle nel loro rigoglio giovanile, le loro figliuole sono eleganti, adorne a mo' d'un tempio. 13 Le loro dispense son piene, riboccanti di questo e di quello. Le loro pecore, feconde, abbondanti [a migliaia] ne' loro pascoli; 14 le vacche loro, grasse [e robuste]. Non v'è rovina di breccia [nelle mura] o passaggio [indifeso], nè grida [di spavento] nelle loro piazze. 15 Beato [tutti] dicono il popolo che ha queste cose: beato il popolo di cui il Signore è il suo Dio!