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Gesù entra a Gerusalemme

(Marco 11:1-10; Luca 19:29-44; Giovanni 12:12-19)

Quando furono vicini a Gerusalemme e furono giunti a Betfage, presso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due discepoli, dicendo loro: “Andate nella borgata che è di fronte a voi; subito troverete un’asina legata e un puledro con essa; scioglieteli e conduceteli da me. E se qualcuno vi dice qualcosa, direte che il Signore ne ha bisogno e subito li manderà”. Questo avvenne affinché si adempisse la parola del profeta:

“Dite alla figlia di Sion: ‘Ecco, il tuo re viene a te, mansueto, e montato sopra un’asina, e un asinello, puledro d’asina’”.

I discepoli andarono e fecero come Gesù aveva loro ordinato; condussero l’asina e il puledro, vi misero sopra i loro mantelli e Gesù vi si pose a sedere. La maggior parte della folla stese i mantelli sulla via; altri tagliavano dei rami dagli alberi e li stendevano sulla via. Le folle che precedevano e quelle che seguivano gridavano: “Osanna al Figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nei luoghi altissimi!”. 10 Essendo egli entrato in Gerusalemme, tutta la città fu messa in agitazione e si diceva: 11 “Chi è costui?”. E le folle dicevano: “Questi è Gesù, il profeta che è da Nazaret di Galilea”.

 

La purificazione del tempio

(Marco 11:15-18; Luca 19:45-48; cfr. Giovanni 2:13-22)

12 Gesù entrò nel tempio e ne cacciò fuori tutti quelli che vendevano e compravano; e rovesciò le tavole dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombi. 13 E disse loro: “È scritto: ‘La mia casa sarà chiamata casa di preghiera’, ma voi ne fate ‘una spelonca di ladroni’”. 14 Allora vennero a lui, nel tempio, dei ciechi e degli zoppi ed egli li guarì. 15 Ma i capi sacerdoti e gli scribi, vedute le meraviglie che aveva fatto e i fanciulli che gridavano nel tempio: “Osanna al Figlio di Davide”, ne furono indignati 16 e gli dissero: “Odi tu quello che dicono costoro?”. E Gesù disse loro: “Sì. Non avete mai letto: ‘Dalla bocca dei fanciulli e dei lattanti hai tratto lode’?”. 17 E, lasciatili, se ne andò fuori della città a Betania, dove passò la notte.

 

Il fico sterile

(Marco 11:12-14; 19-24)

18 La mattina, tornando in città, ebbe fame. 19 Vedendo un fico sulla strada, gli si avvicinò, ma non vi trovò altro che delle foglie e gli disse: “Mai più nasca frutto da te, in eterno”. E subito il fico si seccò. 20 I discepoli, visto ciò, si meravigliarono, dicendo: “Come mai il fico si è seccato all’istante?”. 21 Gesù, rispondendo, disse loro: “Io vi dico in verità: Se aveste fede e non dubitaste, non soltanto fareste quello che è stato fatto al fico ma, se anche diceste a questo monte: ‘Togliti di là e gettati nel mare’, sarebbe fatto. 22 Tutte le cose che domanderete in preghiera, se avete fede, le otterrete”.

 

L’autorità di Gesù messa in discussione

(Marco 11:27-33; Luca 20:1-8)

23 Quando giunse nel tempio, i capi sacerdoti e gli anziani del popolo si accostarono a lui, mentre egli insegnava, e gli dissero: “Con quale autorità fai tu queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?”. 24 E Gesù, rispondendo, disse loro: “Anch’io vi domanderò una cosa e, se voi mi risponderete, anch’io vi dirò con quale autorità faccio queste cose. 25 Il battesimo di Giovanni, da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?”. Ed essi ragionavano fra loro, dicendo: “Se diciamo: ‘Dal cielo’, egli ci dirà: ‘Perché dunque non gli credeste?’. 26 E se diciamo: ‘Dagli uomini’, temiamo la folla, perché tutti ritengono Giovanni un profeta”. 27 Risposero dunque a Gesù, dicendo: “Non lo sappiamo”. E anch’egli disse loro: “E neppure io vi dirò con quale autorità faccio queste cose”.

 

La parabola dei due figli

28 “Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Accostatosi al primo, disse: ‘Figliolo, va" oggi a lavorare nella vigna’. 29 Ed egli, rispondendo, disse: ‘Non voglio’, ma, pentitosi, vi andò. 30 E, accostatosi al secondo, gli disse la stessa cosa. Ma egli, rispondendo, disse: ‘Vado, signore’, ma non vi andò. 31 Quale dei due fece la volontà del padre?”. Essi dissero: “Il primo”. E Gesù a loro: “Io vi dico, in verità: i pubblicani e le prostitute entrano prima di voi nel regno di Dio. 32 Poiché Giovanni è venuto a voi per la via della giustizia e voi non gli avete creduto, ma i pubblicani e le prostitute gli hanno creduto e voi, che avete visto questo, non vi siete pentiti neppure dopo per credere a lui”.

 

La parabola dei vignaiuoli malvagi

(Marco 12:1-12; Luca 20:9-18)

33 “Udite un’altra parabola: vi era un padrone di casa, il quale piantò una vigna, le fece attorno una siepe, vi scavò un luogo per pigiare l’uva e vi edificò una torre; poi l’affittò a dei vignaiuoli e se ne andò in viaggio. 34 Quando fu vicina la stagione dei frutti, mandò i suoi servitori dai lavoratori per ricevere i frutti della vigna. 35 Ma i lavoratori presero i servitori, ne batterono uno, ne uccisero un altro e un altro lo lapidarono. 36 Da capo mandò degli altri servitori, in maggior numero dei primi, e quelli li trattarono nello stesso modo. 37 Alla fine, mandò loro suo figlio, dicendo: ‘Avranno rispetto per mio figlio’. 38 Ma i lavoratori, visto il figlio, dissero tra di loro: ‘Costui è l’erede; venite, uccidiamolo e facciamo nostra la sua eredità’. 39 Lo presero, lo cacciarono fuori della vigna e lo uccisero. 40 Quando dunque sarà venuto il padrone della vigna, che farà a quei lavoratori?”. 41 Essi gli risposero: “Li farà perire malamente, quei malvagi, e affiderà la vigna ad altri lavoratori, i quali gliene renderanno il frutto a suo tempo”. 42 Gesù disse loro: “Non avete mai letto nelle Scritture:

La pietra che gli edificatori hanno rifiutata è quella che è diventata pietra angolare; ciò è stato fatto dal Signore, ed è cosa meravigliosa agli occhi nostri?’.

43 Perciò io vi dico che il Regno di Dio vi sarà tolto e sarà dato a una gente che ne faccia i frutti. 44 E chi cadrà su questa pietra sarà sfracellato ed essa stritolerà colui sul quale cadrà”. 45 E i capi sacerdoti e i farisei, udite le sue parabole, capirono che parlava di loro 46 e cercavano di prenderlo, ma temettero la folla, che lo riteneva un profeta.