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La parabola dei lavoratori delle ore diverse

“Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa, il quale uscì di mattino presto per assumere dei lavoratori per la sua vigna. Essendosi accordato con i lavoratori per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna. Poi, uscito verso l’ora terza, ne vide degli altri che se ne stavano sulla piazza disoccupati e disse loro: ‘Andate anche voi nella vigna e vi darò quello che è giusto’. Ed essi andarono. Poi, uscito ancora verso la sesta e la nona ora, fece lo stesso. Uscito verso l’undicesima, ne trovò degli altri in piazza e disse loro: ‘Perché ve ne state qui tutto il giorno inoperosi?’. Essi gli dissero: ‘Perché nessuno ci ha presi a giornata’. Egli disse loro: ‘Andate anche voi nella vigna’. Poi, fattosi sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: ‘Chiama i lavoratori e dà loro la paga, cominciando dagli ultimi fino ai primi’. Allora, venuti quelli dell’undicesima ora, ricevettero un denaro per uno. 10 Venuti i primi, pensavano di ricevere di più, ma ricevettero anch’essi un denaro per uno. 11 Perciò, ricevutolo, mormoravano contro il padrone di casa, dicendo: 12 ‘Questi ultimi non hanno fatto che un’ora e tu li hai trattati come noi che abbiamo portato il peso della giornata e il caldo’. 13 Ma egli, rispondendo a uno di loro, disse: ‘Amico, io non ti faccio alcun torto; non ti sei accordato con me per un denaro? 14 Prendi il tuo e vattene, ma io voglio dare a quest’ultimo quanto a te. 15 Non mi è lecito fare del mio ciò che voglio? O vedi tu di mal occhio che io sia buono?’. 16 Così gli ultimi saranno primi e i primi ultimi.

 

Gesù predice per la terza volta la Sua morte e risurrezione

(Marco 10:32-34; Luca 18:31-34)

17 Poi Gesù, nel salire a Gerusalemme, trasse da parte i suoi dodici discepoli e, cammin facendo, disse loro: 18 “Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà dato nelle mani dei capi sacerdoti e degli scribi; 19 essi lo condanneranno a morte e lo metteranno nelle mani dei Gentili per essere schernito, flagellato e crocifisso, ma il terzo giorno risusciterà”.

 

La domanda della madre dei figli di Zebedeo

(Marco 10:35-45; cfr. Luca 22:25, 26)

20 Allora la madre dei figli di Zebedeo si avvicinò a Gesù con i suoi figli, prostrandosi e chiedendogli qualche cosa. 21 Ed egli le domandò: “Che vuoi?”. Ella gli disse: “Ordina che questi miei due figli siedano l’uno alla tua destra e l’altro alla tua sinistra, nel tuo regno”. 22 Gesù, rispondendo, disse: “Voi non sapete quello che chiedete. Potete voi bere il calice che io sto per bere?”. Essi gli dissero: “Sì, lo possiamo”. 23 Egli disse loro: “Voi certo berrete il mio calice, ma quanto al sedersi a destra o a sinistra non sta a me il darlo, ma è per quelli a cui è stato preparato dal Padre mio”. 24 E i dieci, udito ciò, furono indignati contro i due fratelli. 25 Ma Gesù, chiamatili a sé, disse: “Voi sapete che i prìncipi delle nazioni le signoreggiano e che i grandi le sottomettono al loro dominio. 26 Ma non è così tra voi; anzi, chiunque vorrà essere grande fra voi, sarà vostro servitore 27 e chiunque fra voi vorrà essere primo, sarà vostro servo; 28 appunto come il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti”.

 

Gesù guarisce i ciechi di Gerico

(Marco 10:46-52; Luca 18:35-43)

29 Mentre uscivano da Gerico, una grande moltitudine lo seguì. 30 Ed ecco che due ciechi, seduti presso la strada, avendo udito che passava Gesù, si misero a gridare: “Abbi pietà di noi, Signore, Figlio di Davide!”. 31 Ma la folla li sgridava, perché tacessero; essi però gridavano più forte: “Abbi pietà di noi, Signore, Figlio di Davide!”. 32 Gesù, fermatosi, li chiamò e disse: “Che volete che io vi faccia?”. 33 Ed essi: “Signore, che i nostri occhi si aprano”. 34 Allora Gesù, mosso a compassione, toccò i loro occhi, e in quell’istante recuperarono la vista e lo seguirono.