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Quarta replica di Giobbe

Allora Giobbe rispose e disse:

“Di cose come queste ne ho udite tante! Siete tutti dei consolatori molesti! Non ci sarà una fine alle parole vane? Che cosa ti provoca a rispondere? Anch’io potrei parlare come voi, se voi foste al posto mio; potrei mettere assieme delle parole contro di voi e scrollare su di voi il capo; potrei farvi coraggio con la bocca; e il conforto delle mie labbra vi calmerebbe. Se parlo, il mio dolore non ne sarà lenito; e se cesso di parlare, che sollievo ne avrò? Ora, purtroppo, Dio mi ha ridotto senza forze, ha desolato tutta la mia casa; mi ha coperto di rughe e questo testimonia contro di me, la mia magrezza mi accusa apertamente. La sua ira mi lacera, mi perseguita, digrigna i denti contro di me. Il mio nemico aguzza gli occhi su di me. 10 Spalancano contro di me la bocca, mi percuotono per disonore le guance, si mettono tutti insieme a darmi addosso. 11 Iddio mi dà in balìa degli empi, mi getta in mano ai malvagi. 12 Vivevo in pace ed egli mi ha scosso con violenza, mi ha preso per la nuca, mi ha frantumato, mi ha posto come suo bersaglio. 13 I suoi arcieri mi circondano, egli mi trafigge le reni senza pietà, sparge a terra il mio fiele. 14 Apre sopra di me breccia su breccia, mi corre addosso come un guerriero. 15 Mi sono cucito un cilicio sulla pelle, ho prostrato la mia fronte nella polvere. 16 Il mio viso è rosso di pianto e sulle mie palpebre si stende l’ombra di morte. 17 Eppure, le mie mani non commisero mai violenza, e la mia preghiera fu sempre pura. 18 O terra, non coprire il mio sangue, e non vi sia luogo dove si fermi il mio grido! 19 Già fin da ora, ecco, il mio Testimone è in cielo, il mio Garante è nei luoghi altissimi. 20 Gli amici mi deridono, ma a Dio si volgono piangenti i miei occhi. 21 Sostenga egli le ragioni dell’uomo presso Dio, le ragioni del figlio d’uomo contro i suoi compagni! 22 Poiché, pochi anni ancora, e me ne andrò per una via senza ritorno.