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Oh, squarciassi tu pure i cieli, e scendessi! Davanti a te sarebbero scossi i monti. Come il fuoco accende i rami secchi, come il fuoco fa bollire l’acqua, tu faresti conoscere il tuo nome ai tuoi avversari e le nazioni tremerebbero davanti a te. Quando facesti le cose tremende che noi non ci aspettavamo, tu discendesti e i monti furono scossi davanti a te. Mai si era udito, mai orecchio aveva sentito dire, mai occhio aveva visto che un altro Dio, all’infuori di te, agisse in favore di chi spera in lui. Tu vai incontro a chi gode nel praticare la giustizia, a chi, camminando nelle tue vie, si ricorda di te; ma tu ti sei adirato contro di noi, perché abbiamo peccato in passato; come potremo essere salvati? Tutti quanti siamo diventati come l’uomo impuro e tutta la nostra giustizia come un abito sporco; tutti quanti appassiamo come una foglia e le nostre iniquità ci portano via come il vento. Non c’è più nessuno che invochi il tuo nome, che si risvegli per attenersi a te; poiché tu ci hai nascosto il tuo volto e ci lasci consumare dalle nostre iniquità.

Tuttavia, o Eterno, tu sei nostro padre; noi siamo l’argilla, tu colui che ci formi: noi siamo tutti l’opera delle tue mani. Non ti adirare fino all’estremo, o Eterno! e non ti ricordare dell’iniquità per sempre; ecco, guarda, ti preghiamo; noi siamo tutti tuo popolo. 10 Le tue città sante sono un deserto; Sion è un deserto, Gerusalemme una desolazione. 11 La nostra casa, santa e magnifica, dove i nostri padri ti celebrarono, è diventata preda alle fiamme e tutto quello che avevamo di più caro è stato devastato. 12 Davanti a queste cose ti tratterrai tu, o Eterno? tacerai e ci affliggerai fino all’estremo?