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Il giorno della vendetta

Chi è costui che giunge da Edom, da Bosra, con le vesti splendide? costui, magnificamente ammantato, che cammina fiero nella grandezza della sua forza? “Sono io, che parlo con giustizia, che sono potente a salvare”. Perché questo rosso sul tuo mantello e perché le tue vesti sono come quelle di chi pigia l’uva nel tino? “Io sono stato solo a pigiare l’uva nel tino e nessun uomo fra i popoli è stato con me; io li ho pigiati nella mia ira, li ho calpestati nel mio furore; il loro sangue è spruzzato sulle mie vesti, e ho macchiato tutti i miei abiti. Poiché il giorno della vendetta, che era nel mio cuore, e il mio anno di redenzione sono giunti. Io guardai, ma non c’era chi mi aiutasse; osservai stupito, ma nessuno mi sosteneva; allora il mio braccio mi ha salvato e il mio furore mi ha sostenuto. Ho calpestato dei popoli nella mia ira, li ho ubriacati del mio furore e ho fatto scorrere il loro sangue sulla terra”.

 

La preghiera del popolo

Io voglio ricordare le benignità dell’Eterno, le lodi dell’Eterno, considerando tutto quello che l’Eterno ci ha elargito; ricorderò la bontà che ha usato verso la casa d’Israele, secondo le sue compassioni e secondo l’abbondanza delle sue grazie. Egli aveva detto: “Certo, essi sono mio popolo, figli che non mi inganneranno”. Fu il loro salvatore in tutte le loro angosce. Non fu un inviato, né un angelo ma egli stesso a salvarli; nel suo amore e nella sua compassione li redense; se li prese in spalla e li portò sempre nei tempi passati; 10 ma essi furono ribelli, contristarono il suo santo Spirito. Perciò egli si trasformò in loro nemico, ed egli stesso combatté contro di loro.

11 Allora il suo popolo si ricordò dei giorni antichi di Mosè: “Dov’è colui che li fece uscire dal mare con il pastore del suo gregge? Dov’è colui che metteva in mezzo a loro lo Spirito suo santo? 12 che faceva andare il suo braccio glorioso alla destra di Mosè? che divise le acque davanti a loro per acquistarsi una rinomanza eterna? 13 che li condusse attraverso gli abissi, come un cavallo nel deserto, senza che inciampassero?”. 14 Come il bestiame che scende nella valle, lo Spirito dell’Eterno li condusse al riposo. Così tu guidasti il tuo popolo, per acquistarti una rinomanza gloriosa.

15 Guarda dal cielo, e osserva, dalla tua dimora santa e gloriosa: dove sono il tuo zelo, i tuoi atti potenti? Il fremito delle tue viscere e le tue compassioni non si fanno più sentire verso di me. 16 Tuttavia, tu sei nostro padre; poiché Abraamo non sa chi siamo, e Israele non ci riconosce; tu, o Eterno, sei nostro padre, il tuo nome, in ogni tempo, è “Redentore nostro”.

17 Eterno, perché ci fai vagare lontano dalle tue vie e rendi duro il nostro cuore perché non ti tema? Ritorna, per amore dei tuoi servi, delle tribù della tua eredità! 18 Per poco tempo il tuo popolo santo ha posseduto il paese; i nostri nemici hanno calpestato il tuo santuario. 19 Noi siamo diventati come quelli che tu non hai mai governato, come quelli che non portano il tuo nome!