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Le primizie. Le decime del terzo anno.

Quando sarai entrato nel paese che l’Eterno, il tuo Dio, ti dà come eredità, e lo possederai e ti sarai stabilito, prenderai delle primizie di tutti i frutti del suolo da te raccolti nel paese che l’Eterno, il tuo Dio, ti dà, le metterai in un paniere e andrai al luogo che l’Eterno, il tuo Dio, avrà scelto come dimora del suo nome. Ti presenterai al sacerdote in carica in quei giorni, e gli dirai: ‘Io dichiaro oggi all’Eterno, al tuo Dio, che sono entrato nel paese che l’Eterno giurò ai nostri padri di darci’. Il sacerdote prenderà il paniere dalle tue mani e lo deporrà davanti all’altare dell’Eterno, del tuo Dio, e tu pronuncerai queste parole davanti all’Eterno, che è il tuo Dio: ‘Mio padre era un Arameo errante; scese in Egitto, vi stette come straniero con poca gente, e diventò una nazione grande, potente e numerosa. Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù. Allora gridammo all’Eterno, all’Iddio dei nostri padri, e l’Eterno udì la nostra voce, vide la nostra umiliazione, il nostro travaglio e la nostra oppressione, e l’Eterno ci trasse fuori dall’Egitto con mano potente e con braccio steso, con grandi terrori, con miracoli e con prodigi, e ci ha condotti in questo luogo e ci ha dato questo paese, paese dove scorrono il latte e il miele. 10 E ora, ecco, io porto le primizie dei frutti del suolo che tu, o Eterno, mi hai dato!’. E le deporrai davanti all’Eterno, al tuo Dio, e ti prostrerai davanti all’Eterno, al tuo Dio; 11 e ti rallegrerai, tu con il Levita e con lo straniero che sarà in mezzo a te, di tutto il bene che l’Eterno, il tuo Dio, avrà dato a te e alla tua casa. 12 Quando avrai finito di prelevare tutte le decime delle tue entrate, il terzo anno, l’anno delle decime, e le avrai date al Levita, allo straniero, all’orfano e alla vedova perché ne mangino nelle tue città e siano saziati, 13 dirai, davanti all’Eterno, al tuo Dio: ‘Io ho tolto dalla mia casa ciò che era consacrato, e l’ho dato al Levita, allo straniero, all’orfano e alla vedova, interamente secondo gli ordini che mi hai dato; non ho trasgredito né dimenticato nessuno dei tuoi comandamenti. 14 Non ho mangiato cose consacrate, durante il mio lutto; non ne ho tolto nulla quando ero impuro, e non ne ho dato nulla in occasione di qualche morto; ho ubbidito alla voce dell’Eterno, del mio Dio, e ho fatto interamente come tu mi hai comandato. 15 Volgi a noi lo sguardo dalla dimora della tua santità, dal cielo, e benedici il tuo popolo Israele e la terra che ci hai dato, come giurasti ai nostri padri, terra dove scorre il latte e il miele’. 16 Oggi, l’Eterno, il tuo Dio, ti comanda di mettere in pratica queste leggi e queste prescrizioni; osservale dunque, mettile in pratica con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua. 17 Tu hai fatto dichiarare oggi all’Eterno che egli sarà il tuo Dio, purché tu cammini nelle sue vie e osservi le sue leggi, i suoi comandamenti, le sue prescrizioni, e tu ubbidisca alla sua voce. 18 E l’Eterno ti ha fatto dichiarare oggi che sarai il suo popolo particolare, come egli ti ha detto, e che osserverai tutti i suoi comandamenti, 19 affinché egli ti renda eccelso per gloria, rinomanza e splendore, su tutte le nazioni che ha fatte, e tu sia un popolo consacrato all’Eterno, al tuo Dio, come egli ti ha detto”.