1 Io sono la rosa di Saron,il giglio delle valli.
2 Quale un giglio tra le spine,tale è l'amica mia tra le fanciulle.
3 Qual è un melo tra gli alberi del bosco,tal è l'amico mio fra i giovani.Io desidero sedermi alla sua ombra,il suo frutto è dolce al mio palato.
4 Egli mi ha condotta nella casa del convito,l'insegna che stende su di me è amore.
5 Fortificatemi con schiacciate d'uva passa,sostentatemi con mele,perché sono malata d'amore.
6 La sua sinistra sia sotto il mio capo,la sua destra mi abbracci!
7 Figlie di Gerusalemme, io vi scongiuroper le gazzelle, per le cerve dei campi,non svegliate, non svegliate l'amore mio,finché lei non lo desideri!
Ca 5:2, ecc.; Gv 10:4-5, 27-28
8 Ecco la voce del mio amico!Eccolo che viene,saltando per i monti,balzando per i colli.
9 L'amico mio è simile a una gazzella, o a un cerbiatto.Eccolo, egli sta dietro il nostro muroe guarda per la finestra,lancia occhiate attraverso le persiane.
10 Il mio amico parla e mi dice:«Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni,
11 poiché, ecco, l'inverno è passato,il tempo delle piogge è finito, se n'è andato;
12 i fiori spuntano sulla terra,il tempo del canto è giunto,e la voce della tortora si fa udire nella nostra campagna.
13 Il fico ha messo i suoi frutti,le viti fiorite esalano il loro profumo.Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni».
14 Mia colomba, che stai nelle fessure delle rocce,nel nascondiglio delle balze,mostrami il tuo viso,fammi udire la tua voce;poiché la tua voce è soave, e il tuo viso è bello.
15 Prendeteci le volpi,le volpicine che guastano le vigne,poiché le nostre vigne sono in fiore!
16 Il mio amico è mio, e io sono sua:di lui, che pastura il gregge fra i gigli.
17 Prima che spiri la brezza del giorno e che le ombre fuggano,torna, amico mio,come la gazzella o il cerbiattosui monti che ci separano!