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Esortazione alle opere di misericordia, e allo studio della sapienza, di cui spiega i frutti; rossore tuono, e cattivo: non si dee occultare la sapienza, nè contraddire alla verità: combattere per la giustizia: alle parole corrispondano le opere: umanità verso gli inferiori; fuggir l'avarizia.

Figliuolo non defraudare il povero della limosina, e non rivolger dal povero gli occhi tuoi. Non disprezzare colui, che ha fame, e non inasprire il povero nella sua indigenza. Non affliggere il cuor del meschino; e non digerire il soccorso a chi è in angustia. Non rigettar la preghiera del tribolato e non volger la faccia dal meschinello. Non rivolgere gli occhi tuoi dal mendico irritandolo; e non dare occasione, che ti maledicano dietro le spalle que', che ti pregano; Perocché la imprecazione di colui, il quale amareggiato di cuore ti maledice, sarà esaudita, ed esaudirallo colui, che lo creò. Sii affabile alla turba dei poveri, e umiliati di cuore dinanzi a' seniori, e abbassa la testa dinanzi ai grandi. Porgi senza annoiarti l'orecchio al povero, e soddisfa al tuo debito; e rispondi a lui con benignità, e mansuetudine. Libera dalla man del superbo colui, che soffre l'ingiuria, e non sia ciò gravoso all'anima tua. 10 Nel giudicare sii misericordioso qual padre verso i pupilli, e tieni luogo di marito alla loro madre: 11 E tu sarai qual ubbidiente figliuol dell'Altissimo; e questi sarà buono con te più di una madre. 12 La sapienza a' suoi figliuoli infonde la vita; e accoglie quei, che la cercano, e va loro innanzi nella via della giustizia. 13 E chi ama lei, ama la vita, e quelli, che di gran mattino ne vanno in traccia, goderanno di sua soavità. 14 Quelli, che ne avranno il possesso recheranno la vita, e dovunque ella entrerà, vi sarà la benedizione di Dio. 15 Chi serve a lei, presta ossequio al Santo; e gli amatori di lei son amati da Dio. 16 Colui, che la ascolta, sarà giudice delle nazioni, e chi in lei tien fiso lo sguardo, riposerà senza sospetto. 17 Se egli si fida di lei, avralla per suo retaggio, e saranne confermato e figliuoli il possesso. 18 Perocché ella cammina con lui per mezzo alle tentazioni, e da principio lo prova. 19 Ella manda sopra di lui timori, e paure per esercitarlo, e lo affligge colla sferza di sua dottrina fino a tanto, che ella abbia fatto sperimento de' suoi pensieri, onde si fidi del cuor di lui. 20 Ed ella gli darà fermo stato, e appianerà a lui la strada, e daragli allegrezza. 21 E svelerà a lui i suoi arcani; e lo arricchirà di un tesoro di scienza, e di cognizione della giustizia. 22 Ma se egli uscirà di strada, ella lo abbandonerà, e lo lascerà in potere del suo nemico. 23 Figliuolo bada al tempo, e schiva il male. 24 Per l'amor dell'anima tua non vergognarti di dire la verità. 25 Perocché havvi un rossore, che tira seco il peccato; ed havvi un rossore, che tira seco la gloria, e la grazia. 26 Non aver riguardo chicchessia in tuo danno; e non mentire a spese dell'anima tua. 27 Non risparmiare il tuo prossimo nelle sue cadute: 28 E non rattener la parola nel tempo dì salute: non celare la tua sapienza quando ella dee farsi onore. 29 Perocché la lingua è quella, che fa conoscere la sapienza; e il buon giudizio, e la scienza, e la dottrina si trova nelle parole dell'uom sensato: ma il suo forte consiste nelle opere di giustizia. 30 Non contraddire in verun modo alla parola di verità; ed abbi vergogna della bugia detta da te per ignoranza. 31 Non ti vergognare di confessare i tuoi peccati; ma non ti soggettare a verun uomo per far peccato. 32 Non resistere in faccia al potente; non tentare di rompere l'impeto di una fiumana. 33 Ma per la giustizia adopra tutte le tue forze in pro dell'anima tua, e sino a morte combatti per la giustizia, e Dio per te espugnerà i tuoi nemici. 34 Non essere spedito di lingua, e poco buono, e lento nell'operare. 35 Non essere in casa tua come un lione, con isbalordire i tuoi domestici, e opprimere quelli, che ti sono soggetti. 36 Non sia la tua mano stesa a ricevere, e contratta a dare.