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Dio per tua gratuita elezione si è riserbato alcuni del popolo Giudeo per salvarli mediante la fede di Cristo, lasciando gli altri, come increduli, nella loro cecità secondo le predizioni de' Profeti, e sostituendo ad essi per gratuita bontà sua i Gentili, i quali avverte l'Apostolo a non insuperbirsi contro i Giudei; che i Giudei abbandonati per un tempo si convertiranno finalmente a Cristo. Esclamazione sopra l'incomprensibilità della divina sapienza.

Adunque io dico: forse che ha Iddio rigettato il suo popolo? Mai no. Conciossiachè io pure sono Israelita, del seme di Abramo, della tribù di Beniamino: Non ha rigettato Dio quel popolo, che egli ha preveduto. Non sapete voi quel, che dice la Scrittura in persona di Elia: e come egli sollecita Dio contro Israele? Signore, hanno uccisi i tuoi Profeti, han rovinati i tuoi altari: e io son rimasto solo, e vogliono la mia vita. Ma che dice a lui la risposta di Dio? Mi son riserbato sette mila uomini, i quali non han piegato il ginocchio dinanzi a Baal. Nello stesso modo adunque anche adesso sono stati salvati i riserbati secondo l'elezione della grazia. E se per grazia, dunque non per le opere: altrimenti la grazia non è più grazia. E che adunque? Israele non ha conseguito quel, che cercava: lo hanno conseguito gli eletti: tutti gli altri poi si sono accecati: Come sta scritto: Dio diede loro lo spirito di stupidità: occhi, perché non veggano, e orecchi, perché non odano fino al giorno d'oggi. E Davidde dice: La loro mensa diventi per essi un lacciuolo, e un cappio, e un inciampo, e ciò per giusta loro punizione. 10 Si offuschino i loro occhi, sicché non veggano: e aggrava mai sempre il loro dorso. 11 Io dico adunque: hanno egli no inciampato in tal guisa (solo) per cadere? Mai no. Ma il loro delitto è salute alle genti, ond'essi prendano ad emularle. 12 Che se il loro delitto è la ricchezza del mondo, e la loro scarsezza è ricchezza delle nazioni: quanto più la loro pienezza? 13 Imperocché a voi, Gentili, io dico: in quanto io sono Apostolo delle genti, farò onore al mio ministero, 14 Se mai provocassi ad emulazione il mio sangue, e salvassi alcuni di loro. 15 Imperocché se il loro rigettamento e la riconciliazione del mondo: che sarà il loro ricevimento, se non una risurrezione da morte? 16 Che se le primizie sono sante, lo è pur la massa: e se santa la radice, santi anche i rami. 17 Che se alcuni de' rami sono stati svelti, e tu essendo un ulivo selvatico, se' stato in loro luogo innestato, e fatto consorte della radice, e del grasso dell'olivo, 18 Non voler vantarti contro a rami. Che se ti vanti: tu non porti già la radice, ma la radice porta te. 19 Dirai però: que' rami furono svelti, perché io fossi innestato. 20 Bene: sono stati svelti per l'incredulità. E tu stai saldo per la fede: non levarti in superbia, ma temi. 21 Imperocché se Dio non perdonò ai rami naturali: non perdonerà neppure a te. 22 Osserva adunque la bontà, e la severità di Dio: la severità verso dì quelli, che caddero: la bontà di Dio verso di te, se ti atterrai alla bontà, altrimenti sarai reciso anche tu. 23 Ed eglino pure, se non resteranno nella incredulità, saranno innestati: conciossiachè potente è Dio per nuovamente innestarli. 24 Imperocché se tu sei stato staccato dal naturale ulivastro, e contro natura se' stato innestato al buono ulivo: quanto più quegli, che sono della stessa natura, saranno al proprio ulivo innestati? 25 Imperocché non voglio, che siavi ignoto, o fratelli, questo mistero (affinchè dentro di voi non vi giudichiate sapienti), che l'induramento è avvenuto in una parte ad Israele, perfino a tanto che sia entrata la pienezza delle genti, 26 E così si salvi tutto Israele, conforme sta scritto: Verrà di Sion il liberatore, e scaccerà la empietà da Giacobbe. 27 E avranno essi da me questa alleanza, quando avrò tolti via i loro peccati. 28 Riguardo al Vangelo, nemici per cagione di voi: riguardo poi alla elezione, carissimi per cagione de' padri. 29 Conciossiaché i doni, e la vocazione di Dio non soggiacciono a pentimento. 30 Imperocché siccome anche voi una volta non credeste a Dio, e ora con seguito avete misericordia per la loro incredulità: 31 Così anch'essi adesso non han creduto, affinché per la misericordia fatta a voi conseguivano anch'essi misericordia. 32 Imperocché restrinse Dio tutti nella incredulità, affin di usare a tutti misericordia. 33 O profondità delle ricchezze della sapienza, e della scienza di Dio: quanto incomprensibili sono i suoi giudizj, e imperscrutabili le sue vie! 34 Imperocché chi ha conosciuto la mente del Signore? O chi a lui diè consiglio? 35 Ovvero chi è stato il primo a dare a lui, e saragli restituito? 36 Conciossiachè da lui, e per lui, e a lui sono tutte le cose: a lui gloria pe' secoli. Così sia.