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Si crede composto nel tempo, che Davidde fu costretto a rifugiarsi tra i Filistei. Chiede a Dio di essere ricondotto a Gerusalemme, e al tabernacolo di Dio. E profetico, e similissimo al salmo precedente.

Salmo di Davidde.

Fammi ragione, o Signore, e prendi in mano la causa mia: liberami da una nazione non santa, dall'uomo iniquo, e ingannatore.
Perocché tu sei, o Dio, la mia fortezza: perché mi hai tu rigettato, e perché son io contristato, mentre mi affligge il nimico? Fa spuntare la tua luce, e la tua verità: elleno mi stradino, e mi conducano al tuo monte santo, e a' tuoi tabernacoli. E mi accosterò all'altare di Dio, a Dio, il quale da letizia alla mia giovinezza. Te io loderò sulla cetra, Dio, Dio mio: e perché, o anima mia, se' tu nella tristezza, e perché mi conturbi? Spera in Dio; imperocché ancora canterò le lodi di lui, salute della mia faccia, e Dio mio.