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E umile l'argomento al salmo precedente la vita dell'uomo è breve, e non è altro, che vanità. Prega il Signore ad aiutarlo nella tribolazione, e a dargli sollievo prima della sua morte.

A Idithun, cantico di David.

Io dissi: Starò attento sopra di me per non peccare colla mia lingua. Posi un freno alla mia bocca, allorché veniva in campo contro di me il peccatore.
Ammutolii, e mi umiliai, e di cose anche buone io non parlai; e il dolor mio rincrudì. Si acceso dentro di me il cuor mio, e un fuoco divampò nelle mie considerazioni. Dissi colla mia lingua: Signore, fammi conoscere il mio fine.

E qual sia il numero de' giorni miei, affinchè io sappia quel, che mi avanza.
Certo, che a corta misura tu hai ridotto i miei giorni, e la mia sussistenza è come un nulla dinanzi a te. Certamente mera vanità egli è ogni uomo vivente. Certamente l'uomo passa come ombra: e di più si conturba senza fondamento.

Tesoreggia, e non sa per chi egli metta da parte.
E adesso la mia espettazione qual è, se non tu, o Signore, in cui è la mia sussistenza. Liberami da tutte le mie iniquità: tu mi hai renduto oggetto di scherno allo stolto. Ammutolii, e non apersi la mia bocca, perché opera tua ell'è questa: 10 Rimuovi da me i tuoi flagelli. 11 Sotto la tua mano forte io venni meno quando mi correggesti: tu per ragion dell'iniquità gastigasti l'uomo.

E l'anima di lui facesti, che a guisa di ragno si consumasse: certamente indarno l'uom si conturba.
12 Esaudisci la mia orazione, o Signore, e le mie suppliche: da udienza alle mie lagrime. Non istarti in silenzio, perocché forestiero, e pellegrino son io davanti te, come tutti i padri miei. 13 Fa pausa con me, affinchè io abbia, refrigerio avanti ch'io me ne vada da un luogo, dove più non sarò.