14

 

Caleb, e Giosuè tentano indarno di calmare le mormorazioni del popolo nate dalla relazione degli esploratori. Mosè placa lo sdegno del Signore. Sono condannati tutti a morir nel deserto, fuori che Caleb, e Giosuè.

Per le quali cose tutta la moltitudine alzò le strida, e pianse tutta quella notte, E tutti i figliuoli d'Israele mormorarono contro Mosè ed Aronne, dicendo: Piacesse al cielo che noi fossimo morti in Egitto: e piaccia al cielo, che noi ci struggiamo in questa vasta solitudine, e che il Signore non c'introduca in quel paese, dove noi cadiamo sotto la spada, e le nostre mogli, e i nostri figliuoli sieno menati schiavi. Non sarebb'egli meglio di tornare in Egitto? E diceva l'uno all'altro: Eleggiamoci un condottiere, e torniamo in Egitto. Ciò avendo udito Mosè ed Aronne si prostrarono bocconi per terra dinanzi a tutta la moltitudine de' figliuoli d'Israele. Ma Giosuè figliuolo di Nun, e Caleb figliuolo di Jephone, che erano stati anch'essi a visitare la terra, si stracciaron le loro vesti, E dissero a tutto il popolo de' figliuoli d'Israele: La terra, che noi abbiamo scorsa, è buona assai: Se il Signore ci sarà propizio, c'introdurrà in essa, e ci darà un paese, che scorre latte e miele. Non vi ribellate contro il Signore: e non temete il popolo di quella terra; perocché noi lo possiamo divorare come il pane: ei sono rimasi senza difesa: il Signore è con noi, non temete. 10 E schiamazzando tutto il popolo, e volendo lapidarli, la maestà del Signore si fe' vedere a tutti i figliuoli d'Israele sul tabernacolo dell'alleanza. 11 E il Signore disse a Mosè: sino a quando mi oltraggerà questa popolo? sino a quando non avran fede a me dopo tutti i prodigi, che ho fatto sugli occhi loro? 12 Io adunque li ferirò colla pestilenza, e li consumerò: te poi io farò principe d'una nazione grande, e più forte di questa. 13 E Mosè disse al Signore: Affinché giunga la nuova agli Egiziani, di mezzo a' quali tu hai cavato questo popolo, 14 E agli abitatori di questa terra, i quali han sentito, come tu, o Signore, sei con questo popolo, e ti fai vedere faccia a faccia, e li proteggi colla tua nuvola, e colla colonna di nuvola vai loro innanzi di giorno, e colla colonna di fuoco la notte: 15 Come tu avrai fatto morire tanta gente, come un sol uomo, e dicano: 16 Ei non avea possanza per introdurli nella terra, che avea loro promessa con giuramento: per questo nel deserto gli ha uccisi. 17 Si glorifichi adunque la fortezza del Signore, come tu giurasti, dicendo: 18 Il Signore paziente, e di molta misericordia, che toglie le iniquità, e le scelleraggini, e nissuno lascia impunito: tu, che visiti i peccati de' padri sopra i figliuoli sino alla terza e quarta generazione, 19 Perdona, ti prego, secondo la misericordia tua grande, il peccato di questo popolo, come fosti propizio a costoro, dacché uscirono dall'Egitto fino a questo luogo. 20 E il Signore disse: Ho perdonato secondo la tua parola. 21 Io giuro, che della gloria del Signore sarà ripiena tutta quanta la terra. 22 Tutti però quegli uomini, i quali hanno veduto la mia maestà, e i prodigi fatti da me nell'Egitto, e nel deserto, e mi hanno a quest'ora tentato per dieci volte, e non hanno obbedito alla mia voce, 23 Non vedranno la terra promessa da me con giuramento a' padri loro, né alcuno di quelli che mi hanno oltraggiato, la mirerà. 24 Il servo mio Caleb, il quale pieno d'altro spirito mi ha seguitato, lo introdurrò io nella terra, che egli ha scorsa: e la discendenza di lui ne avrà il dominio. 25 Perché gli Amaleciti, e i Cananei stanno nelle valli, domani movete il campo, e tornate nella solitudine verso il mar Rosso. 26 E il Signore parlò a Mosè ed Aronne e disse: 27 Fino a quando questa gente pessima mormorerà contro di me? io ho, udito le querele de' figliuoli d'Israele. 28 Di' loro adunque: Io giuro, dice il Signore: io farò a voi quello appuntino, che ho sentito dire da voi. 29 In questo deserto giaceranno i vostri cadaveri. Tutti voi, i quali siete stati contati dal ventesimo anno in poi, e avete mormorato contro di me, 30 Non entrerete nella terra, nella quale giurai di farvi abitare, eccettuato Caleb figliuolo di Jephone, e Giosuè figliuolo di Nun. 31 Ma io vi condurrò i vostri figliuoli, i quali avete detto, che sarebbono stati preda de' nemici, affinché veggano la terra, la quale è a voi dispiaciuta. 32 I vostri cadaveri giaceranno nella solitudine. 33 I vostri figliuoli saran raminghi per quarant'anni nel deserto, e pagheranno il fio della vostra infedeltà, fino a tanto che sieno nel deserto consunti i cadaveri de' genitori, 34 Secondo il numero dei quaranta giorni impiegati a considerare quella terra: si conterà un anno per un giorno. E per quaranta anni pagherete il fio delle vostre iniquità, e vedrete la mia vendetta: 35 Perocché nel modo, che ho detto, tratterò io questa pessima generazione, la quale si è inalberata contro di me: verrà meno, e perirà in questo deserto. 36 Quindi è, che tutti quegli, i quali erano stati spediti da Mosè a contemplar quella terra, ei quali dopo il ritorno erano stati causa, che tutta la moltitudine mormorasse contro Mosè, perché aveano screditata la terra, come cattiva, 37 Perirono flagellati immantinente dal Signore. 38 E Giosuè figliuolo di Nun, e Caleb figliuolo di Jephone rimasero vivi tra tutti quelli che erano andati a visitare la terra. 39 E Mosè riferì tutte quelle parole a tutti i figliuoli d'Israele, e il popolo pianse inconsolabilmente. 40 Ed ecco che il dì seguente al primo albore salirono sulla cima del monte, e dissero: Noi siamo pronti di andare al luogo, di cui ha parlato il Signore: perché noi abbiam peccato. 41 Mosè disse loro: Perché trasgredite voi la parola del Signore, la qual cosa non vi riuscirà bene? 42 Guardatevi dall'andare: perché il Signore non è con voi: affinché non cadiate per terra al cospetto dei vostri nemici. 43 Voi avete a fronte l'Amalecita, e il Cananeo, la spada de' quali vi abbatterà, perché non avete voluto obbedire al Signore e il Signore non sarà con voi. 44 Ma quegli, essendo accecati, salirono sulla cima del monte. Ma l'arca del testamento del Signore, e Mosè non partirono dagli alloggiamenti. 45 E si mosse l'Amalecita, e il Cananeo, che abitava la montagna: e avendogli assaliti, e messia fil di spada, gl'inseguì alle spalle insino ad Horma.