Propone la parabola del seminatore, e la spiega ai discepoli. Niente havvi di occulto, che non sia manifestato. Chi siano que', che egli chiama sua madre, e suoi fratelli. Essendo in mare, svegliato dal sonno, sgrida il vento. Libera un indemoniato ferocissimo da una legion di demonj, permettendo a questi di entrare ne' porci. Al tocco dell'orlo della veste di Gesù è curata una donna dal flusso di sangue. Rende con la sua parola la vita alla figlia di Giairo arcisinagogo.
1 E in appresso Gesù andava per le città, e pe' castelli, predicando, e annunziando il regno di Dio: ed (eran) con lui i dodici.
2 E alcune donne, le quali erano state liberate da spiriti maligni, e da malattie: Maria soprannominata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demonj,
3 E Giovanna moglie di Chusa proccuratore di Erode, e Susanna, e altre molte, le quali lo assistevano con le loro sostanze.
4 E radunandosi grandissima turba di popolo, e accorrendo a lui da questa, e da quella città, disse questa parabola.
5 Andò il seminatore a seminare la sua semenza: e nel seminarla parte cadde lungo la strada, e fu calpestata, e gli uccelli dell'aria la divorarono.
6 Parte cadde sopra le pietre: e nata che fu, seccò, perché non aveva umido.
7 Parte cadde tra le spine, e le spine, che insieme nacquero, la soffogarono.
8 Parte cadde in buona terra: e nacque, e fruttò cento per uno. Detto questo, esclamò: Chi ha orecchie da intendere, intenda.
9 E i suoi discepoli gli domandavano, che parabola fosse questa.
10 A' quali egli disse: A voi è concesso d'intendere il mistero del regno di Dio; ma a tutti gli altri (parlo) per via di parabole: perché vedendo non veggano, e udendo non intendano.
11 La parabola adunque è questa: La semenza è la parola di Dio,
12 Quelli, che (sono) lungo la strada, sono coloro, che la ascoltano: e poi viene il Diavolo, e porta via la parola dal loro cuore, perché non si salvino col credere.
13 Quelli poi, che la semenza han ricevuta sopra la pietra: (sono) coloro, i quali udita la parola, la accolgono con allegrezza: ma questi non hanno radice: i quali credono per un tempo, e al tempo della tentazione si tirano indietro.
14 La semenza caduta tra le spine dinota coloro, i quali hanno ascoltato, ma dalle sollecitudini, e dalle ricchezze, e dai piaceri della vita a lungo andare restano soffogati, e non conducono il frutto a maturità.
15 Quella, che (cade) in buona terra, dinota coloro, i quali in un cuore buono, e perfetto ritengono la parola ascoltata, e portano frutto mediante la pazienza.
16 Nessuno poi avendo accesa la lucerna la cuopre con un vaso, o la ripone sotto il letto; ma la mette sopra il candelliere, perché chi entra, vegga lume.
17 Imperocché niente v'ha di occulto, che non debba manifestarsi: e niente di nascosto, che non debba risapersi, e propalarsi.
18 Badate dunque, in qual modo voi ascoltiate; imperocché a colui, che ha, sarà dato: e a chiunque non ha, sarà tolto anche quello, che egli si crede di avere.
19 E andarono a trovarlo la madre sua, e i suoi fratelli, e non potevano accostarsi a lui a motivo della folla.
20 E fu riferito a lui: La tua madre, e i tuoi fratelli son là fuori, e bramano di vederti.
21 Ed egli rispose, e disse loro: Mia madre, e miei fratelli sono questi, i quali ascoltano la parola di Dio, e la mettono in pratica.
22 E accadde, che un giorno montò co' suoi discepoli in una barchetta, e disse loro: Passiamo all'altra riva del lago. E sciolser dal lido.
23 E mentre navigavano, egli si addormentò, e un turbine di vento si mise nel lago, e facevan acqua, ed erano in pericolo.
24 E appressatisi a lui, lo svegliarono, dicendo: Maestro, noi periamo. Ma egli alzatosi, sgridò il vento, e i flutti, e si quietarono: e fecesi bonaccia.
25 E disse loro: Dov' è la vostra fede? Ed eglino timorosi facevan le meraviglie, e l'uno all'altro dicevano: Chi mai o costui, che comanda al vento, e al mare, e lo ubbidiscono?
26 E tragittarono nel paese de' Geraseni, che sta dirimpetto alla Galilea.
27 E sceso ch'ei fu a terra, gli si fece incontro un uomo, il quale da gran tempo aveva il Demonio, e non portava vestito addosso, e non abitava per le case, ma ne' sepolcri.
28 Questi subito che vide Gesù, si prostrò davanti a lui: e gridando ad alta voce, disse: Che ho io a fare con te, Gesù figlio di Dio Altissimo. Ti supplico a non tormentarmi.
29 Imperocché egli comandava allo spirito immondo di uscire da colui. Conciossiachè da molto tempo lo aveva invaso, ed era legato con catene, e custodito ne' ceppi: ma egli spezzati i legami veniva spinto dal Demonio pe' deserti.
30 E Gesù lo interrogò dicendo: Che nome è il tuo? E quegli rispose: Legione, imperocché molti demonj erano entrati in lui.
31 E lo pregarono, che non comandasse loro di andare nell'abisso.
32 Ed era quivi un numeroso gregge di porci, che pascevano sul monte: e (i demonj) lo pregavano, che permettesse di entrare in essi. E glielo permise.
33 Uscirono adunque i demonj dall'uomo, ed entrarono ne' porci: e il gregge con furia si rovesciò dal precipizio nel lago, e si annegò.
34 La qual cosa veduta che ebbero i guardiani, si fuggirono, e ne portarono la nuova in città, e pe' villaggi.
35 Usci pertanto la gente a vedere quel, che era stato, e arrivarono da Gesù: e trovarono colui, dal quale' erano usciti i demonj, rivestito, e di mente sana, sedente a' piedi di lui, e si intimorirono.
36 E raccontarono loro anche quelli, che avevano veduto, in qual modo fosse stato liberato dalla legione.
37 E tutto il popolo del paese de' Geraseni lo pregò, che si ritirasse da loro: perché erano presi da gran timore. Ed egli montato in barca ritornò indietro.
38 E quell'uomo, dal quale erano usciti i demonj, si raccomandava per istare con lui. Ma Gesù lo rimandò, dicendogli:
39 Torna a casa tua, e racconta, quanto ha fatto Dio per te. E quegli andò per tutta la città, pubblicando, quanto grandi cose aveva Gesù fatto per lui.
40 E avvenne, che al suo ritorno Gesù fu accolto da una turba di popolo: attesoché era aspettato da tutti.
41 Quand'ecco venne un uomo chiamato Giairo, il quale era anche capo della sinagoga: e gittossi a' piedi di Gesù, supplicandolo, che andasse a casa sua.
42 Perché aveva una figlia unica di età di circa dodici anni, e questa si moriva. E accadde, che in andando egli era pigiato dalla folla.
43 E una donna, la quale da dodici anni pativa di flusso di sangue, e aveva speso in medici tutto il suo, né da alcuno aveva potuto essere risanata,
44 Si accostò a lui per di dietro, e toccò l'orlo della sua veste: e immantinente il flusso del suo sangue stagnò.
45 E Gesù disse: Chi è, che mi ha toccato? E tutti dicendo di no, Pietro, e i suoi compagni gli dissero: Maestro, le turbe ti serrano, e ti pestano, e tu domandi: Chi mi ha toccato?
46 E Gesù disse: Qualcheduno mi ha toccato; imperocché mi sono accorto, che è uscita da me virtù.
47 Ma la donna veggendosi scoperta, andò tremante a gettarsi a' suoi piedi: e manifestò dinanzi a tutto il popolo il perché l'aveva toccato: e come era subitamente restata sana.
48 Ed egli le disse: Figlia, la tua fede ti ha salvata: va in pace.
49 Non aveva finito di dire, quando venne uno a dire al principe della sinagoga: La tua figliuola è morta, non lo incomodare.
50 Ma Gesù, udite queste parole, disse al padre della fanciulla: Non temere, soltanto credi, e sarà salva.
51 E giunto alla casa, non lasciò entrare nessuno con seco, fuori che Pietro, e Giacomo, e Giovanni, e il padre, e la madre della fanciulla.
52 E tutti piangevano, e si picchiavano il petto per causa di lei. Ma egli disse: Non piangete, la fanciulla non è morta, ma dorme.
53 E si burlavano di lui sapendo, che era morta.
54 Ma egli presala per mano alzò la voce, e disse: Fanciulla, alzati.
55 E ritornò in essa lo spirito, e immediatamente si alzò. Ed egli ordinò, che le fosse dato da mangiare.
56 E i genitori di essa rimasero stupefatti, ed egli comandò loro di non dire a nessuno quel, che era stato.