Ostinazione de' Giudei, i quali per ciò saranno puniti. Maledetto chi confida nell'uomo, e benedetto chi in Dio confida. Egli solo penetra ne' cuori, e rende a ciascuno secondo i suoi andamenti. Il Profeta domanda a Dio di essere liberato, e che siano confusi i nemici. Santificazione del sabato. Minacce contro Gerusalemme.
1 Il peccato di Giuda è scritto con istile di ferro, e con punta di diamante impresso sopra la tavola del loro cuore, e su' corni de' loro altari.
2 Siccome i figli loro si son ricordati de' loro altari, e de' loro boschi, e delle ombrose piante, che sono negli eccelsi monti,
3 E offeriscono sagrifizj ne' campi: io metterò a saccomanno le tue ricchezze, e tutti i tuoi tesori, e i tuoi eccelsi luoghi a motivo de' peccati da te commessi (o Giuda) in tutte le parti della terra.
4 E tu resterai spogliata della tua eredità, ch'io ti aveva data; e ti farò serva de' tuoi nemici in una terra ignota a te; perocché tu hai acceso il fuoco del furor mio, e arderà eternamente.
5 Queste cose dice il Signore: Maledetto l'uomo, che confida nell'uomo, e fa suo appoggio un braccio di carne, e col cuor suo si dilunga dal Signore;
6 Imperocché ei sarà simile al tamarisco del deserto, e non gioverà a lui il bene quando venga: ma starà al secco nel deserto in un terren salso, e inabitabile.
7 Benedetto l'uomo, che nel Signore confida, ed è sua speranza il Signore.
8 Ed ei sarà come arbore trapiantato presso le acque, che distende verso l'umido le sue radici, e non temerà quando viene il gran caldo. E le sue foglie saran verdeggianti, e non gli darà pena il seccore, ne mai cesserà di far frutti.
9 Pravo è il cuore di tutti, ed inscrutabile: chi lo conoscerà?
10 Io il Signore sono scrutatore del cuore, e discerno gli affetti: e do ad ognuno secondo le opere sue, e secondo il frutto de' lor pensamenti.
11 La pernice cova le uova, che ella non partorì: così uno fa ricchezze, ma non con giustizia; le lascerà alla metà de' suoi giorni: nel suo fine sarà conosciuta la sua stoltezza.
12 O trono della gloria dell'Altissimo fin da principio: luogo di nostra santificazione.
13 O Signore, espettazione d'Israele: tutti quegli, che ti abbandonano, saranno confusi, coloro, che si allontanano da te, saranno scritti nella terra: perchè hanno abbandonato la sorgiva delle acque vive, il Signore.
14 Sanami, o Signore, ed io sarò sanato: salvami, ed io sarò salvato; perocché mia gloria se' tu.
15 Ecco, che costoro dicono a me: Dov'è la Parola del Signore? Ch'ella si adempia.
16 Ma io non mi son turbato seguendo te mio pastore; e non bramai il giorno dell'uomo, tu 'l sai. Quello, che uscì dalle mie labbra, fu retto dinanzi a te.
17 Non sii tu a me cagion di spavento, o tu speranza mia nel giorno dell'afflizione.
18 Siano confusi coloro, che mi perseguitano, ed io non sia confuso; abbian quegli paura, ed io non abbia paura: manda sopra di loro il giorno dell'afflizione, e con doppio flagello percuotili.
19 Queste cose dice a me il Signore: Va, e fermati sulla porta de' figliuoli del popolo, per la quale entrano, ed escono i re di Giuda, e fermati su tutte le porte di Gerusalemme.
20 E dirai loro: Udite la Parola del Signore, o re di Giuda, e tu popolo di Giuda tutto quanto, e voi tutti abitatori di Gerusalemme, che entrate per queste porte.
21 Queste cose dice il Signore: Abbiate cura delle anime vostre, e non portate pesi nel giorno di sabato; e non ne fate entrare per le porte di Gerusalemme.
22 E non portate pesi fuora delle vostre case nel giorno di sabato, e non fate verun lavoro. Santificate il giorno di sabato, come lo ordinai a padri vostri.
23 Ma eglino non ascoltarono, né piegarono le loro orecchie: ma indurarono la loro cervice per non udirmi, e per non ricevere l'insegnamento.
24 Or la cosa sarà così: se voi mi ascolterete, dice il Signore, talmente che non portiate pesi per le porte di questa città in giorno di sabato, e santifichiate il giorno di sabato, non facendo in esso verun lavoro,
25 Entreranno per le porte di questa città i re, e i principi, che sederanno sul trono di David, e saliranno su' cocchi, e sopra i cavalli eglino, e i loro principi, gli uomini di Giuda, e gli abitatori di Gerusalemme, e questa città sarà abitata in sempiterno.
26 E verranno dalle città di Giuda, e da' contorni di Gerusalemme, e dalla terra di Beniamin, e dalle pianure, e dalle montagne, e dal mezzodì a portare i loro olocausti, e le vittime, e i sagrifizj, e l'incenso, e gli offeriranno nella casa del Signore.
27 Se poi non mi ascolterete in questo, di santificare il giorno di sabato, e di non portar pesi, né farne entrare per le porte di Gerusalemme in giorno di sabato, io appiccherò il fuoco alle sue porte, il quale divorerà le case di Gerusalemme, e non si estinguerà.