10

 

Descrive il vero pastore, e il mercenario. Cristo è la porta delle pecorelle, e il buon pastore: il quale ha ancora altre pecorelle da condurre allo stesso ovile; e pone la sua vita per nuovamente ripigliarla. I Giudei vogliono lapidarlo, perchè sulla testimonianza delle opere sue diceva, se essere una stessa cosa col Padre, e di essere il Figliuolo di Dio; la qual proposizione dimostra, che non è una bestemmia.

In verità, in verità vi dico: chi non entra nell'ovile per la porta, ma vi sale per altra parte, è ladrone, e assassino. Ma quegli, che entra per la porta è pastore delle pecorelle. A lui apre il portinaio, e le pecorelle ascoltano la sua voce, ed egli chiama per nome le sue pecorelle, e le mena fuora. E quando ha messe fuora le sue pecorelle, cammina innanzi ad esse: e le pecorelle lo seguono, perché conoscono la sua voce. Ma non vanno dietro a uno straniero, anzi fuggon da lui: perché la voce non conoscono degli stranieri. Questa similitudine fu loro detta da Gesù. Ma quelli non compresero quel, ch'egli dicesse loro. Disse adunque loro nuovamente: Gesù: In verità, in verità vi dico, ch'io sono porta alle pecorelle. Quanti son venuti, sono tutti ladri, e assassini, e le pecorelle non gli hanno ascoltati. Io sono la porta. Chi per me passerà, sarà salvo: ed entrerà, e uscirà, e troverà pascoli. 10 Il ladro non viene, se non per rubare, e uccidere, e disperdere. Io sono venuto, perché abbiano vita, e siano nell'abbondanza. 11 Io sono il buon Pastore. Il buon pastore da la vita per le sue pecorelle. 12 Il mercenario poi, e quei, che non è pastore, di cui proprie non sono le pecorelle, vede venire il lupo, e lascia le pecorelle, e fugge: e il lupo rapisce, e disperge le pecorelle. 13 Il mercenario fugge, perché è mercenario, e non gli cale delle pecorelle. 14 Io sono il buon Pastore: e conosco le mie, e le mie conoscono me. 15 Come il Padre conosce me, e io conosco il Padre: e do la mia vita per le mie pecorelle. 16 E ho dell'altre pecorelle, le quali, non sono di questa greggia: anche queste fa d'uopo, che io raguni, e ascolteranno la mia voce, e sarà un solo gregge, e un solo pastore. 17 Per questo mi ama il Padre: perché depongo la mia vita per nuovamente ripigliarla. 18 Nissuno a me la toglie: ma io la depongo da me stesso, e sono padrone di deporla, e sono padrone di riprenderla: questo è il comandamento, che ho ricevuto dal Padre mio. 19 Nacque nuovamente scisma fra i Giudei per causa di questi discorsi. 20 Imperocché molti di essi dicevano: Egli è indemoniato, e ha perduto il senno: perché state a sentirlo? 21 Altri dicevano: discorsi come questi non sono da indemoniato: può forse il Demonio aprire gli occhi a' ciechi? 22 E si faceva in Gerusalemme la festa della Sagra: ed era d'inverno. 23 E Gesù camminava pel Tempio nel portico di Salomone. 24 Se gli affollarono perciò d'intorno i Giudei, e gli dicevano: fino a quando terrai tu in sospeso gli animi nostri? Se tu se' Cristo, dillo a noi apertamente. 25 Rispose loro Gesù: ve l'ho detto, e voi non credete: le opere, che io fo nel nome del Padre mio, queste parlano a favor mio. 26 Ma voi non credete, perché non siete del numero delle mie pecorelle. 27 Le mie pecorelle ascoltano la mia voce: e io le conosco, ed elleno mi tengono dietro. 28 Ed io do ad esse la vita eterna: e non periranno in eterno, e nissuno le strapperà a me di mano. 29 Quello, che il Padre ha dato a me, sorpassa ogni cosa: e niuno può rapirle di mano del Padre mio. 30 Io, e il Padre siamo una cosa sola. 31 Dieder perciò i Giudei di piglio alle pietre per lapidarlo. 32 Disse loro Gesù: Molte buone opere vi ho fatto vedere per virtù del Padre mio, per quale di queste opere mi lapidate? 33 Gli risposero i Giudei, e dissero: Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per la bestemmia: e perché tu essendo uomo, fai Dio te stesso. 34 Rispose loro Gesù: Non è egli scritto nella vostra legge: Io dissi: siete dii? 35 Se dii chiamò quegli, ai quali Dio parlò, e la Scrittura non può mancare: 36 Io cui il Padre ha santificato, mandato al mondo, voi dite: Perché tu bestemmii, perché ho detto: Son Figliuolo di Dio? 37 Se non fo le opere del Padre mio non mi credete. 38 Ma se le fo, quando non vogliate credere a me, credete alle opere, onde conosciate, e crediate, che il Padre è in me, e io nel Padre. 39 Tentavano pertanto di prenderlo, ma egli usci dalle loro mani. 40 E se v'andò di nuovo di lì dal Giordano in quel luogo, dove Giovanni avea dato principio a battezzare: e quivi si fermò. 41 E andarono molti da lui, e dicevano: in quanto a Giovanni ei non fece nissun miracolo. 42 E tutto quello, che di costui disse Giovanni, era la verità. E molti credettero in lui.