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Non acconsentire alle concupiscenza, ma resistere al diavolo, e accostarsi a Dio, e coltivare la mutua dilezione, lasciando alla divina previdenza la cura di quello, che è incerto.

E donde le guerre, e le liti tra di voi, se non di qui: dalle vostre concupiscenze, le quali militano nelle vostre membra? Desiderate, e non avete: uccidete, e zelate: e non vi riesce di conseguire: litigate, e fate guerra: e non ottenete l'intento, perché non domandate. Chiedete, e non ottenete: perché chiedete malamente onde spendere ne' vostri piaceri. Adulteri, e non sapete voi che l'amicizia di questo mondo è nimistà con Dio? Chiunque pertanto vorrà esser amico di questo mondo, vien costituito nemico di Dio. Credete forse, che invano dica la scrittura: lo spirito, che abita in voi, vi ama con amor geloso? Ed egli da una grazia maggiore. Per la qual cosa ella dice: Dio resiste a' superbi, e agli umili da la grazia. Siate adunque soggetti a Dio, e resistete al diavolo, ed ei fuggirà da voi. Accostatevi a Dio, e a voi si accosterà. Mondate le mani, o peccatori: e purificate i cuori, o voi doppi di animo. Affliggetevi, e siate in duolo, e piangete: il vostro riso si cangi in lutto, e il gaudio in mestizia. 10 Umiliatevi nel cospetto del Signore, e vi esalterà. 11 Non dite male l'uno dell'altro, o fratelli. Chi parla male del fratello, o giudica il suo fratello, parla contro la legge, e giudica la legge. Che se giudichi la legge, non sei osservator della legge, ma giudice. 12 Uno è il legislatore, ed il giudice, il quale può mandar in perdizione, e salvare. 13 Ma tu, che giudichi il prossimo, chi se' tu? Su via adesso voi, che dite: Oggi, o domane anderemo a quella città, e vi starem per un anno, e mercanteremo, e farem guadagno: 14 Voi, che non sapete quel, che sarà domane. 15 Imperocché che è la vostra vita? Ell'è un vapore, che per poco compare, e poi svanisce. In cambio di dire: se il Signore vorrà; e se sarem vivi, farem questa, o quella cosa. 16 Ora poi vi vantate della vostra superbia. Ogni vantamento di tal fatta è malvagio. 17 Chi adunque conosce il bene, che dee fare, e noi fa, egli è in peccato.