Dalle parole di Giobbe Eliu tenta di provare, che egli non è giusto, e insegna in qual modo parli Dio all'uomo per istruirlo, e riprenderlo, e come sia propizio a chi si ravvede.
1 Ascolta adunque, o Giobbe, il mio ragionare, e pon mente a tutte le mie parole.
2 Apro adesso la mia bocca, la mia lingua articola le voci sotto del mio palato.
3 I miei parlari verranno da cuore schietto, e le mie labbra proferiranno sentimenti di verità.
4 Lo spirito di Dio mi creò, e il soffio dell'Onnipotente mi diede la vita.
5 Rispondimi se potrai, e contraddicimi in faccia.
6 Tu vedi, che me come te fece Dio, e che io pure fui formato del medesimo fango.
7 Ma i miei prodigj non ti recheranno terrore, né ti sbalordirà la mia eloquenza.
8 Tu adunque di mia sentita dicesti, e il suono di queste parole fu udito da me:
9 Mondo son io, e senza reato; immacolato, e scevro di iniquità.
10 Perché ha trovate querele contro di me, per questo mi ha riguardata come suo nimico.
11 Ha posti ne' ceppi i miei piedi ha osservati tutti i miei andamenti.
12 In questo adunque tu non se' stato giusto: io ti risponderò, che Dio è più grande dell'uomo.
13 Con lui tu vieni a contesa, perché egli non ha risposto a tutte le tue parole?
14 Dio parla una volta, e la stessa cosa non ripete due volte.
15 In sogno, con notturne visioni, quando gli uomini vinti dal sonno riposano ne' loro letti,
16 Allora egli apre agli uomini le orecchie, e gli istruisce, e li corregge,
17 Per ritrar l'uomo da quel ch'ei fa, e liberarlo dalla superbia:
18 Salvando l'anima di lui dalla corruzione, e la sua vita dal taglio della spada.
19 Egli parimente lo corregge nel letto co' dolori, e fa marcir le sue ossa.
20 In questo suo stato egli ha in orrore il pane, e il cibo una volta si grato al suo appetito.
21 La carne di lui si va consumando, e le ossa prima ascose rimangono scoperte.
22 Egli si avvicina alla corruzione, e la sua vita da tutti i segni di morte.
23 Se uno delle migliaia di Angeli per lui parlerà, e lo istruirà de' doveri dell'uomo,
24 Egli avrà compassione di lui, e dirà: Salvalo dal cadere nella corruzione: ho trovato motivo onde averne pietà.
25 La sua carne è stata consunta dai malori: ch'ei ritorni come ne' giorni di sua giovinezza.
26 Egli porgerà a Dio sue preghiere; e questi con lui si placherà, è con lieta faccia lo mirerà, e renderà all'uomo la sua giustizia.
27 E rivolto agli uomini dirà egli: Io peccai, e prevaricai veramente, e non fui punito com'io meritava.
28 Egli ha liberata l'anima sua dal cader nella morte, e viverà, e goderà della luce:
29 Così Dio tutte queste cose fa per tre volte con ciascheduno:
30 Per richiamare le anime loro dalla corruzione, e rischiararle colla luce de' viventi.
31 Pon mente, o Giobbe, e ascoltami, e taci mentre io parlo.
32 Che se qualche cosa hai da dire rispondimi, e parla; perocché io desidero, che tu comparisca giusto.
33 Ma se non hai nulla, ascoltami: taci, e ti insegnerò la saggezza.