Giobbe dice, che nulla d'aiuto può dare l'uomo a Dio, e la incomprensibile potenza di lui fa vedere per le sue opere.
1 E Giobbe rispose, e disse:
2 A chi vuoi tu dar soccorso? forse ad uno che sia spossato? e vuoi tu sostentar le braccia di un che forza non abbia?
3 A chi dai tu consiglio? forse a colui che saggezza non ha? ed hai fatto mostra della moltissima tua prudenza?
4 A chi volevi tu insegnare, se non a lui che fece gli spiriti?
5 Ecco che i giganti gemono sotto le acque insieme cogli altri, che in esso dimorano.
6 Agli occhi di lui è aperto l'inferno, e l'abisso non ha telo che lo ricuopra.
7 Egli ne' vuoti spazj stese il settentrione, e sopra il niente sospese la terra.
8 Egli che serra le acque nelle sue nuvole, affinchè tutte insieme non precipitino al basso.
9 Egli nasconde alla vista il suo trono, e le sue nubi spande sopra di esso.
10 Tirò i confini intorno alle acque, per sino a tanto che la luce, e le tenebre abbiano fine.
11 Le colonne del cielo tremano, e si impauriscono ad un cenno di lui.
12 Dalla possanza di lui furon riuniti in un attimo i mari, e la sapienza di lui percosse il superbo.
13 Lo spirito di lui ornò i cieli, e pelle mani di lui fu tratto in luce il tortuoso serpente.
14 Ecco che si è rammentata una parte delle opere di lui: che se quello, che abbiamo udito o una piccola stilla rispetto a quel che può dirsi, chi potrà reggere al tuono di sua grandezza?