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Stefano avuta la permissione di rispondere, dice molte cose intorno all'alleanza di Dio con Abramo, e co' suoi discendenti; di Mosè, e dell'uscita de' figliuoli d'Israele dall'Egitto, e del tabernacolo, e del tempio edificato da Salomone, riprendendo i Giudei per avere ed essi, e i padri loro resistito allo Spirito Santo. Dicendo poi, che vedeva Gesù sedente alla destra di Dio, egli è lapidato, deponendo i testimoni e le vesti loro ai piedi di Saulo. Egli prega per coloro, che lo lapidavano.

Disse adunque il principe de' sacerdoti: queste cose stanno elleno così? Ma egli disse: Uomini fratelli, e padri udite: il Dio della gloria apparì al padre nostro Abramo, mentre era nella Mesopotamia, prima che abitasse in Charran, E disselli: Parti dalla tua terra, e dalla tua parentela, e vieni in quel paese, che io ti mostrerò. Allora esci dalla terra de' Caldei, e abitò in Charran. E di là, morto che fu suo padre, trasportollo (Dio) in questo paese, dove ora voi abitate. E non gli diede di esso in proprietà nemmen tanto da posare il piede: ma gli promise di farne padrone lui, e la sua discendenza dopo di lui, non avendo egli prole. E Dio gli disse, che la discendenza di lui sarebbe pellegrina in paese altrui, e la avrebbero posta in ischiavitù, e sarebbe maltrattata per quattrocento anni: E la nazione, di cui sarà stata schiava, la giudicherò io, disse il Signore: e dopo queste cose usciranno, e serviranno a me in questo luogo. E diedegli l'alleanza della circoncisione: e così egli generò Isacco, e lo circoncise l'ottavo giorno: e Isacco Giacobbe, e Giacobbe i dodici patriarchi. I patriarchi poi per invidia venderon Giuseppe, onde fu condotto in Egitto: ma Dio era con lui: 10 Ed egli lo cavò fuora di tutto le sue tribolazioni: e diedegli grazia, e sapienza dinanzi a Faraone re d'Egitto, onde lo costituì soprintendente dell'Egitto, e di tutta la sua casa. 11 Venne di poi la fame sopra tutto l'Egitto, e nella Chananea, e miseria grande: e i padri nostri non trovavano da mangiare. 12 E avendo udito Giacobbe, che vi era del grano in Egitto, mandò da prima i padri nostri: 13 E la seconda volta fu riconosciuto Giuseppe da' suoi fratelli, e si rese nota a Faraone la stirpe di lui. 14 E Giuseppe mandò a chiamare il padre suo Giacobbe, e tutta la sua famiglia di settantacinque anime. 15 E andò Giacobbe in Egitto, e morì egli, e i padri nostri. 16 E furon trasportati a Sichem, e posti nel sepolcro comperato da Abramo a prezzo di denaro da' figliuoli di Emmor figliuolo di Sichem. 17 Ma avvicinandosi il tempo della promessa giurata da Dio ad Abramo, crebbe, e multiplicò, il popolo nell'Egitto, 18 Sino a tantoché venne un altro re dell'Egitto, il quale non sapeva nulla di Giuseppe. 19 Questi usando astuzie contro la nostra stirpe, maltrattò i padri nostri di modo, che esponessero i proprj figli, perché non si propagassero. 20 Nello stesso tempo nacque Mosè, ed era caro a Dio, il quale fu nudrito per tre mesi nella casa di suo padre. 21 E quando fu esposto, lo raccolse la figliuola di Faraone, e se lo allevò come figliuolo. 22 E fu addottrinato Mosè in tutta la sapienza degli Egiziani, ed era potente in parole, e in opere. 23 Compiuta poi che ebbe l'età di quarant'anni, gli entrò in cuore di visitare i suoi fratelli, i figliuoli d'Israello. 24 E vedutone uno, che veniva maltrattato, prestogli aiuto: e fece le vendette dell'oppresso, avendo ucciso l'Egiziano. 25 Ed egli si pensava, che i suoi fratelli intenderebbero, come Dio per mano di lui dava loro la salute: ma essi non l'intesero. 26 Il dì seguente si fece vedere ad essi, mentre altercavano: e gli esortava alla pace, dicendo: O uomini, voi siete fratelli perché vi fate del male l'un all'altro? 27 Ma colui, che faceva ingiuria al prossimo, lo rispinse, dicendo: Chi ti ha costituito principe, e giudice sopra di noi? 28 Vuoi tu forse uccidermi, come uccidesti jeri l'Egiziano? 29 A questa parola fuggì Mosè: e stette pellegrino nella terra di Madian, dove generò due figliuoli. 30 E passati quaranta anni gli apparì nel deserto del monte Sina l'Angelo nel fuoco fiammante di un roveto. 31 Veduto ciò si stupì Mosè della apparizione: e accostandosi egli per osservare, udì una voce del Signore, che dissegli: 32 Io sono il Dio de' padri tuoi, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe. Atterrito Mosè non ardiva di osservare. 33 Ma il Signore gli disse: Cavati da' tuoi piedi le scarpe: perché il luogo, dove stai, è terra santa. 34 Ho veduto, ho veduto l'afflizione del popolo mio, che è in Egitto, e ho uditi i loro gemiti, e sono disceso per liberargli. Ora vieni, e ti manderò in Egitto. 35 Questo Mosè, cui rifiutarono col dire: Chi ti ha costituito principe, e giudice? questo e principe, e liberatore mandollo Iddio per ministero dell'Angelo, che gli apparì nel roveto. 36 Questi li trasse fuori, avendo fatto segni, e prodigj nella terra di Egitto, e nel mare rosso, e nel deserto per quaranta anni. 37 Questi è quel Mosè, che disse a' figliuoli d'Israele: Dio susciterà a voi un profeta del numero de' vostri fratelli, come me, lui ascolterete. 38 Questi è, che fu colla adunanza del popolo nel deserto coll'Angelo, che gli parlava nel monte Sina, e con i padri nostri: e ricevette le parole di vita per darle a noi, 39 Al quale non vollero essere ubbidienti i padri nostri: ma lo rigettarono e si rivolsero co' loro cuori all'Egitto, 40 Dicendo ad Aronne: Fa' a noi degli dei, i quali ci vadano innanzi: perchè di quel Mosè, che ci ha tratti dalla terra di Egitto, non sappiam quel, che ne sia stato. 41 E fecer di que' giorni un vitello, e offerirono sagrifizio a un simolacro, e si rallegrarono delle opere delle lor mani. 42 Ma Dio da lor si rivolse, egli diede a servire alla milizia del cielo, come sta scritto nel libro de' profeti: Mi avete voi forse offerto vittime, e ostie per quaranta anni nel deserto o casa d'Israele? 43 Ma voi avete portato il padiglione di Moloch, e l'astro del vostro Dio Rempham, figure fatte da voi per adorarle. E io vi trasporterò di là da Babilonia. 44 Ebbero i padri nostri il tabernacolo del testimonio nel deserto, conforme aveva ordinato Dio, dicendo a Mosè, che lo facesse secondo il modello, che avea veduto. 45 Il quale ricevuto di mano in mano lo condusser seco i padri nostri con Gesù a prender possesso delle nazioni, le quali andò Dio scacciando dal cospetto dei padri nostri sino ai giorni di Davidde. 46 Il quale trovò grazia davanti a Dio, e pregò di trovare un tabernacolo pel Dio di Giacobbe. 47 Salomone poi edificò casa per esso. 48 Ma non abita in templi manofatti l'Eccelso, come dice il profeta: 49 Il cielo è mio trono: e la terra sgabello a' miei piedi. Qual sorta di casa mi edificherete, dice il Signore? O qual sarà il luogo del mio riposo? 50 Non ha ella fatto la mano mia tutte queste cose? 51 Duri di cervice, e incirconcisi di cuore, e di adito, voi sempre resistete allo Spirito santo, come i padri vostri, così anche voi. 52 Qual de' profeti non perseguitarono i padri vostri? E ucciser coloro, che predicevano la venuta del Giusto, di cui voi siete stati adesso i traditori, e gli omicidi: 53 I quali avete ricevuto la legge per ministero degli Angeli, e non l'avete osservata. 54 All'udir tali cose si rodevano nei loro cuori, e digrignavano i denti contro di lui. 55 Ma egli pieno essendo di Spirito santo, fiso mirando il cielo, vide la gloria di Dio, e Gesù stante alla destra di Dio. 56 E disse: Ecco che io veggo aperti i cieli, e il Figliuolo dell'uomo stante alla destra di Dio. 57 Ma quegli alzando le grida, si turaron le orecchie, e tutti d'accordo gli corsero addosso con furia. 58 E cacciatolo fuora della città lo lapidavano: e i testimoni posarono le loro vesti ai piedi di un giovanotto chiamato Saulo. 59 E lapidavano Stefano, il quale orava, e diceva: Signore Gesù, ricevi il mio spirito. 60 E piegate le ginocchia, gridò ad alta voce, dicendo: Signore, non imputar loro questa cosa a peccato. E detto questo si addormentò nel Signore. E Saulo era consenziente alla morte di lui.