Giosuè 19
Capitolo 19

Il lotto di Simeone Gios 19:1-9
Il lotto di Zabulon Gios 19:10-16
Il lotto di Issacar, Ascer, Neftali e Dan Gios 19:17-51

Versetti 1-9
Gli uomini di Giuda non si opposero a togliere le città entro i loro confini, quando furono convinti di avere più di quanto fosse giusto. Se un vero credente ha ottenuto un vantaggio involontario e improprio in qualsiasi cosa, vi rinuncerà senza mormorare. L'amore non cerca il suo proprio e non si comporta in modo sconveniente; indurrà coloro in cui abita riccamente a separarsi dal proprio per fornire ciò che manca ai fratelli.

10 Versetti 10-16
Nella divisione a ciascuna tribù d'Israele si sono realizzate le benedizioni profetiche di Giacobbe. Essi scelsero per sé, o furono divisi a sorte, nel modo e nei luoghi che egli aveva previsto. Una regola così sicura da seguire è la parola profetica: da essa vediamo cosa credere, e dimostra al di là di ogni dubbio le cose che sono di Dio.

17 Versetti 17-51
Giosuè aspettò che tutte le tribù fossero sistemate, prima di chiedere qualsiasi provvedimento per sé. Si accontentò di non essere fissato, finché non li vide tutti sistemati, e questo è un esempio per tutti coloro che lavorano in luoghi pubblici, di preferire il benessere comune al vantaggio privato. Coloro che si adoperano maggiormente per fare del bene agli altri, cercano un'eredità nella Canaan di lassù; ma sarà abbastanza presto per entrarvi, quando avranno reso ai loro fratelli tutti i servizi di cui sono capaci. Né c'è cosa che possa assicurare loro in modo più efficace il diritto ad averla, che sforzarsi di portare gli altri a desiderarla, a cercarla e a ottenerla. Nostro Signore Gesù è venuto e ha abitato sulla terra, non in pompa magna ma in povertà, provvedendo al riposo dell'uomo, ma non avendo egli stesso dove posare il capo, perché Cristo non si compiaceva di se stesso. Non entrerà nella sua eredità finché, con la sua obbedienza alla morte, non avrà assicurato l'eredità eterna a tutto il suo popolo; né riterrà completata la propria gloria finché ogni peccatore riscattato non sarà entrato in possesso del suo riposo celeste.