Filippesi 2
Se Cristo Gesù spogliò se stesso (della divinità), come poteva essere Dio sulla terra?
Questi versetti dicono che Gesù si spogliò della sua divinità e del suo essere uguale a Dio, e diventò simile agli uomini. Ma Gesù non smise di essere Dio mentre era un uomo. Invece, rinunciò solo ai suoi diritti come Dio. Infatti il punto del brano è che spogliò se stesso prendendo forma di servo (Fili 2:7), cioè sotto gli uomini invece di avere autorità sugli uomini. Non parla della sua natura. Così esteriormente era un uomo (Fili 2:8), ma rimaneva pure Dio interiormente.

10 Il fatto che ogni ginocchio si piegherà nel nome di Gesù e che ogni lingua confesserà che è il Signore significa che tutti saranno salvati?
No, perché alcuni saranno costretti a piegarsi davanti a Gesù che è stato sovranamente innalzato, ed a confessare che Gesù Cristo è il Signore, anche se non lo vogliono ammettere. Significa solo che tutti riconosceranno la supremazia di Gesù, anche i suoi nemici che non ci vogliono sottomettersi, ma non che tutti entreranno in un rapporto di amicizia con lui o che tutti lo serviranno. È simile ai demoni che credono che c'è un solo Dio (Giac 2:19): non credono in Dio nel senso che è il loro Dio. Confessare che Gesù è il Signore non salva, bisogna anche credere in Gesù come proprio Salvatore (vedi Rom 10:9).
Vedi i commenti su Romani 5:18-19; Colossesi 1:20; 1Timoteo 2:4.

12 Dobbiamo completare la nostra salvezza con le nostre opere?
Alcuni interpretano il comando "adoperatevi al compimento della vostra salvezza con timore e tremore" nel senso che la nostra salvezza non è né completa né sicura, ma che dobbiamo contribuire anche le nostre opere per completare quello che Gesù Cristo ha fatto. Questo sarebbe contrario all'insegnamento di Paolo in altri brani sul ruolo delle opere nella salvezza (per esempio Rom 3:20,28; Ef 2:8-9), ma dobbiamo comunque cercare di capire quello che questo brano dice. È meglio capire "salvezza" qui nel senso futuro (che è anche il senso più comune nel Nuovo Testamento - vedi il commento su 1Pietro 1:5), di quando la salvezza sarà manifestata al ritorno di Cristo, quando diventeremo quello per cui siamo stati salvati - siamo salvati dal peccato per essere perfetti, santi e irreprensibili. Così Fili 2:12 non mette in dubbio la completezza dell'opera (e soprattutto della morte) di Gesù Cristo per salvarci, né dice che le nostre opere sono meritevoli per guadagnare qualcosa davanti a Dio. Il brano invece sottolinea che come conseguenza dobbiamo impegnarci per diventare nella realtà quello che in Cristo siamo agli occhi di Dio, cioè perfetti. Nello stesso modo, Ef 2:8-9, che dicono che è solo per grazia e non per opere che siamo stati salvati, sono seguiti da Ef 2:10, che dice che questa salvezza ha l'obiettivo di fare opere buone. Lo stesso collegamento fra l'opera di Gesù e le nostre opere è trovato in Rom 6:3-4 ed in altri brani.