Salmi 146

1 Alleluia.
Anima mia, loda l'Eterno.
2 Io loderò l'Eterno finché vivrò,
salmeggerò al mio Dio, finché esisterò.
3 Non confidate nei principi,
né in alcun figliuol d'uomo, che non può salvare.
4 Il suo fiato se ne va, ed egli torna alla sua terra;
in quel giorno periscono i suoi disegni.
5 Beato colui che ha l'Iddio di Giacobbe per suo aiuto,
e la cui speranza è nell'Eterno, suo Dio,
6 che ha fatto il cielo e la terra,
il mare e tutto ciò ch'è in essi;
che mantiene la fedeltà in eterno,
7 che fa ragione agli oppressi,
che dà del cibo agli affamati.
L'Eterno libera i prigionieri,
8 l'Eterno apre gli occhi ai ciechi,
l'Eterno rialza gli oppressi,
l'Eterno ama i giusti,
9 l'Eterno protegge i forestieri,
solleva l'orfano e la vedova,
ma sovverte la via degli empi.
10 L'Eterno regna in perpetuo;
il tuo Dio, o Sion, regna per ogni età.
Alleluia.

Rut 1:1-18

Partenza di Naomi per il paese di Moab. Suo ritorno con Ruth
1 Al tempo dei giudici ci fu nel paese una carestia, e un uomo di Bethlehem di Giuda andò a stare nelle campagne di Moab con la moglie e i suoi due figliuoli. 2 Quest'uomo si chiamava Elimelec; sua moglie, Naomi; e i suoi due figliuoli, Mahlon e Kilion; erano Efratei, di Bethlehem di Giuda. Giunti nelle campagne di Moab, vi fissarono la loro dimora. 3 Elimelec, marito di Naomi, morì, ed ella rimase coi suoi due figliuoli. 4 Questi sposarono delle Moabite, delle quali una si chiamava Orpa, e l'altra Ruth; e dimoraron quivi per circa dieci anni. 5 Poi Mahlon e Kilion morirono anch'essi tutti e due, e la donna restò priva de' suoi due figliuoli e del marito. 6 Allora si levò con le sue nuore per tornarsene dalle campagne di Moab, perché nelle campagne di Moab avea sentito dire che l'Eterno avea visitato il suo popolo, dandogli del pane. 7 Ella partì dunque con le sue due nuore dal luogo dov'era stata, e si mise in cammino per tornare nel paese di Giuda. 8 E Naomi disse alle sue due nuore: 'Andate, tornatevene ciascuna a casa di sua madre; l'Eterno sia buono con voi, come voi siete state con quelli che son morti, e con me! 9 L'Eterno dia a ciascuna di voi di trovare riposo in casa d'un marito!' Essa le baciò; e quelle si misero a piangere ad alta voce, e le dissero: 10 'No, noi torneremo con te al tuo popolo'. 11 E Naomi rispose: 'Ritornatevene, figliuole mie! Perché verreste con me? Ho io ancora de' figliuoli in seno che possano diventare vostri mariti? 12 Ritornatevene, figliuole mie, andate! Io son troppo vecchia per rimaritarmi; e anche se dicessi: - Ne ho speranza -, e andassi a marito stasera, e partorissi de' figliuoli, 13 aspettereste voi finché fossero grandi? Vi asterreste voi per questo dal maritarvi? No, figliuole mie; l'afflizione mia è più amara della vostra, poiché la mano dell'Eterno si è stesa contro di me'. 14 Allora esse alzarono la voce e piansero di nuovo; e Orpa baciò la suocera, ma Ruth non si staccò da lei. 15 Naomi disse a Ruth: 'Ecco, la tua cognata se n'è tornata al suo popolo e ai suoi dèi; ritornatene anche tu, come la tua cognata!' 16 Ma Ruth rispose: 'Non insistere perch'io ti lasci, e me ne torni lungi da te; perché dove andrai tu, andrò anch'io; e dove starai tu, io pure starò; il tuo popolo sarà il mio popolo, e il tuo Dio sarà il mio Dio; 17 dove morrai tu morrò anch'io, e quivi sarò sepolta. L'Eterno mi tratti col massimo rigore, se altra cosa che la morte mi separerà da te!' 18 Quando Naomi la vide fermamente decisa ad andar con lei, non gliene parlò più.

Ebrei 9:11-14

11 Ma venuto Cristo, Sommo Sacerdote dei futuri beni, egli, attraverso il tabernacolo più grande e più perfetto, non fatto con mano, vale a dire non di questa creazione, 12 e non mediante il sangue di becchi e di vitelli, ma mediante il proprio sangue, è entrato una volta per sempre nel santuario, avendo acquistata una redenzione eterna. 13 Perché, se il sangue di becchi e di tori e la cenere d'una giovenca sparsa su quelli che son contaminati santificano in modo da dar la purità della carne, 14 quanto più il sangue di Cristo che mediante lo Spirito eterno ha offerto se stesso puro d'ogni colpa a Dio, purificherà la vostra coscienza dalle opere morte per servire all'Iddio vivente?

Marco 12:28-34

Il gran comandamento
(Matteo 22:34-40 e parall.)
28 Or uno degli scribi che li aveva uditi discutere, visto ch'egli avea loro ben risposto, si accostò e gli domandò: Qual è il comandamento primo fra tutti? 29 E Gesù rispose: Il primo è: Ascolta, Israele: Il Signore Iddio nostro è l'unico Signore: 30 ama dunque il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l'anima tua e con tutta la mente tua e con tutta la forza tua. 31 Il secondo è questo: Ama il tuo prossimo come te stesso. Non v'è alcun altro comandamento maggiore di questi. 32 E lo scriba gli disse: Maestro, ben hai detto secondo verità che v'è un Dio solo e che fuor di lui non ve n'è alcun altro; 33 e che amarlo con tutto il cuore, con tutto l'intelletto e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso, è assai più che tutti gli olocausti e i sacrifici. 34 E Gesù, vedendo ch'egli avea risposto avvedutamente, gli disse: Tu non sei lontano dal regno di Dio. E niuno ardiva più interrogarlo.

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