2Samuele 13
1 Capitolo 13
La violenza di Ammon nei confronti della sorella 2Sam 13:1-20
Absalom uccide suo fratello Ammon 2Sam 13:21-29
Il dolore di Davide, Absalom fugge a Ghesur 2Sam 13:30-39
Versetti 1-20
D'ora in poi Davide fu seguito da un problema dopo l'altro. L'adulterio e l'omicidio erano i peccati di Davide, i peccati simili dei suoi figli furono l'inizio del suo castigo: egli era troppo indulgente con i suoi figli. Così Davide poteva far risalire i peccati dei suoi figli alla sua stessa cattiva condotta, il che doveva peggiorare l'angoscia del castigo. Nessuno si aspetti mai un buon trattamento da chi è capace di tentare la sua seduzione; ma è meglio subire il torto più grande che commettere il peccato più piccolo.
21 Versetti 21-29
Osservate le aggravanti del peccato di Absalom: voleva che Ammon fosse ucciso, quando era meno adatto a uscire dal mondo. Ha coinvolto i suoi servi nella colpa. I servi mal educati obbediscono a padroni malvagi, contro i comandi di Dio. I figli indulgenti si rivelano sempre una croce per i genitori divini, il cui amore sciocco li porta a trascurare i loro doveri verso Dio.
30 Versetti 30-39
Ionadab era colpevole della morte di Ammon quanto del suo peccato; si dimostrano falsi amici coloro che ci consigliano di fare il male. Invece di detestare Absalom come assassino, Davide, dopo qualche tempo, desiderava andare da lui. Questa era l'infermità di Davide: Dio vide qualcosa nel suo cuore che fece la differenza, altrimenti avremmo dovuto pensare che egli, come Eli, onorasse i suoi figli più di Dio.
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