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Primo calice (ulcera); Secondi e terzo calice (sangue nel mare e nei fiumi)

E sentii uscire dal santuario una gran voce che diceva ai sette Angeli: Andate e versate sulla terra i sette calici dell'ira di Dio. Il primo Angelo andò e versò il suo calice sulla terra, e ne venne un'ulcera crudele e maligna agli uomini che avevan l'impronta della bestia, e a quelli che avevano adorata l'imagine di ossia. Il secondo Angelo versò il suo calice nel mare, che divenne come sangue d'un morto, e perì ogni essere vivente che si trovava nel mare. E il terzo Angelo versò il suo calice nei fiumi e nelle fonti d'acqua, e diventarne sangue. E sentii l'Angolo delle acque che diceva: Giusto sei, o Signore, che sei e che eri santo, perchè hai così giudicato; avendo essi sparso il sangue dei Santi e dei profeti, hai dato loro a bere del sangue, e l'han ben meritato! E ne sentii un altro che dall'altare diceva: Davvero, o Signore, Dio Onnipotente, son veri e giusti i tuoi giudizi.

 

Quarto calice (nel sole); Quinto calice (sul trono della bestia); Sesto calice (sull'Eufrate)

E il quarto Angelo versò il suo calice nel sole, e gli fu dato di affligger gli uomini col calore e col fuoco; e gli uomini, bollendo pel gran calore, bestemmiarono il nome di Dio, che ha potere su queste piaghe, ma non fecero penitenza da dargli gloria. 10 E il quinto Angelo versò il calice sul trono della bestia, e il regno della bestia fu immerso nelle tenebre, e gli uomini pel dolore si mordevano la lingua, 11 e bestemmiarono il Dio del cielo a causa dei loro dolori ed ulcere; ma non si convertirono dalle loro opere. 12 E il sesto Angelo versò il calice nel gran fiume Eufrate, e lo fe' seccare, perchè fosse preparata la via ai re dell'Oriente.

 

Intermezzo avanti il settimo calice: I tre demoni della guerra

13 Poi vidi uscire dalla bocca del dragone e dalla bocca della bestia e dalla bocca del falso profeta tre spiriti immondi simili a delle rane; 14 perchè sono spiriti di demoni che, facendo prodigi, se ne vanno ai re di tutta la terra, per adunarli a battaglia nel gran giorno di Dio Onnipotente. 15 Ecco, io vengo come un ladro. Beato chi veglia e serba le sue vesti, per non andar nudo a far vedere le sue vergogne. 16 E li radunerà nel luogo chiamato in ebraico Armagedon.

 

Settimo calice (nell'aria)

17 E il settimo Angelo versò il suo calice nell'aria; e dal tempio e dal trono uscì una gran voce che disse: È fatto. 18 E ne seguiron folgori e grida e tuoni e gran terremoto, sì rovinoso che da quando l'uomo è sulla terra non vi fu mai un terremoto così grande. 19 E la gran città fu squarciata in tre parti, e le città delle Genti crollarono. E fu ricordata dinanzi a Dio la grande Babilonia, perchè fosse dato a lei il calice del vino della sua ardente indignazione. 20 Tutte le isole fuggirono, i monti scomparvero 21 e grandine grossa come un talento cadde dal cielo sopra gli uomini, e gli uomini bestemmiarono Dio a cagion della piaga della grandine, perchè era oltremodo grande.