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capo 36

Parola indirizzata dal Signore a Geremia, al tempo di Ioachim, figlio di Giosia, re di Giuda, in questi termini: «Va alla casa dei Recabiti, parla con loro, e conducili nella casa del Signore, in una delle camere del tesoro, e dà loro a bere del vino». E io presi Iezonia, figlio di Geremia, figlio di Absania, e i suoi fratelli ed i suoi figli, e tutta la famiglia dei Recabiti, e li feci entrare nella casa del Signore, nella camera del tesoro dei figli di Hanan, figlio di Iegedelia, uomo di Dio, che era presso la camera del tesoro dei principi, sopra il tesoro di Maasia figlio di Sellum, che era custode del vestibolo. Io posi davanti ai figli della famiglia dei Recabiti dei vasi pieni di vino e dei bicchieri, e dissi loro: «Bevete il vino». Ma essi risposero: «Non berremo vino, perchè Ionadab, figlio di Recab, padre nostro, ci diede quest'ordine: Non berrete vino, voi e i vostri figli, in eterno; non fabbricherete case, non seminerete, non pianterete vigne e non ne avrete, ma per tutto il tempo della vostra vita abiterete sotto le tende, per vivere a lungo sopra la faccia della terra in cui siete pellegrini. Abbiamo dunque obbedito alla parola di Ionadab, figlio di Recab, nostro padre, in tutto quello che ci ha comandato, e così non beviamo vino in tutta la nostra vita, noi, le nostre donne, i nostri figli e le nostre figlie, e non fabbrichiamo case per abitarvi, e non abbiamo nè vigna, nè campo, nè semina; 10 ma abitiamo sotto le tende; abbiamo obbedito in tutto agli ordini datici dal nostro padre Ionadab. 11 Essendo poi venuto nella nostra terra Nabucodonosor re di Babilonia, noi abbiamo detto: Venite, entriamo in Gerusalemme, per evitare l'esercito dei Caldei e l'esercito della Siria; e ci siamo ritirati in Gerusalemme». 12 E la parola del Signore fu indirizzata a Geremia in questi termini: 13 «Così parla il Signore degli eserciti, il Dio d'Israele: Va a dire agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme: - E voi non imparerete la lezione, da obbedire alle mie parole? - dice il Signore. 14 Si sono imposte le parole di Ionadab, figlio di Recab, colle quali ordinò ai suoi figlioli di non ber vino, e fino ad oggi non ne hanno bevuto, per obbedire al comando del loro padre. Ed ecco io v'ho parlato, v'ho parlato con ogni sollecitudine, e non mi avete obbedito. 15 Mandai a voi tutti i miei servi, i profeti, li mandai per tempo, a dire: «Convertitevi, ciascuno dalla sua pessima vita, emendate la vostra condotta, non andate dietro a dèi stranieri, non li adorate, e abiterete nella terra da me data ai padri vostri; ma voi non avete piegate le vostre orecchie, non mi avete dato ascolto. 16 Or dunque i figli di Ionadab, figlio di Recab, osservarono costantemente l'ordine dato ad essi dal loro padre, e questo popolo non mi ha obbedito. 17 Per questo, così parla il Signore degli eserciti, il Dio d'Israele: - Ecco io farò venire su Giuda e su tutti gli abitanti di Gerusalemme tutte le sventure che ho loro minacciate, perchè ho loro parlato e non mi han dato ascolto, li ho chiamati e non mi hanno risposto». 18 E Geremia disse alla famiglia dei Recabiti: «Queste cose dice il Signore degli eserciti, il Dio d'Israele: Siccome voi avete obbedito al comando del padre vostro Ionadab, e ne avete osservati tutti gli ordini, e avete eseguito tutto quello che vi prescrisse, 19 per questo, ecco quanto dice il Signore degli eserciti, il Dio d'Israele: Della stirpe di Ionadab, figlio di Recab, non mancherà uomo che stia dinanzi a me, per tutti i tempi».