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Azione simbolica e profezia contro Palleanza egiziana ed etiopica

Nell'anno in cui entrò in Azoto il Tartan, il quale, mandato da Sargon, re d'Assiria, assalì Azoto e la prese, in quella circostanza il Signore parlò per mezzo d'Isaia figlio d'Amos, dicendo: «Va, spogliati del sacco dei tuoi fianchi, togliti i calzari dai piedi». Ed egli così fece, e andò nudo e scalzo. E il Signore disse: «Come il mio servo Isaia è andato nudo e scalzo, qual segno per tre anni, qual presagio contro l'Egitto e contro l'Etiopia, così il re d'Assiria menerà via i prigionieri d'Egitto e i deportati d'Etiopia, giovani e vecchi, nudi e scalzi colle natiche scoperte, a vergogna dell'Egitto. E, saranno nella costernazione e nella confusione, per (aver riposta) la loro speranza nell'Etiopia, la loro gloria nell'Egitto. E gli abitanti di quest'isola diranno in quel giorno: «Ecco eran questi la nostra speranza, quelli ai quali ricorremmo per aiuto, perchè ci liberassero dal re dell'Assiria! E come potremo scampare noi?»