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Gli Egiziani sommersi nel Mar Rosso e gli Ebrei salvati e colmati di favori

Ma sugli empi, sino alla fine, s'avventò spietato furore; perchè [Dio] sapeva in anticipo anche il loro futuro, come [cioè], dopo d'aver permesso [agli Ebrei] di partire, e averli con gran premura licenziati, lì avrebbero poi, pentitisi, inseguiti. Mentre infatti avevano ancor tra mano il lutto e si lamentavano sulle tombe de' morti, ad altro stolto consiglio s'appigliarono; e quelli che con suppliche avevan mandati via, quegli stessi come fuggiaschi [ora] inseguivano. Li spingeva a tal estremo il meritato fato, che ad essi di quant'era avvenuto fece perder la memoria; affinchè la punizione compisse quanto mancava ai [loro] tormenti: e mentre il tuo popolo farebbe un miracoloso passaggio, quelli incontrassero una morte strana. Tutta la creazione invero era daccapo riformata nella sua natura, servendo ai tuoi ordini, perchè illesi fossero conservati i tuoi figliuoli. Così la nuvola faceva ombra al loro accampamento, e dove prima era l'acqua apparve la terra asciutta, e una via senza intoppi [s'aprì] per mezzo al mar Rosso, e un verdeggiante prato [sorse] su dalla immensa profondità. per cui tutto il popolo passò, protetto dalla tua mano, spettatori di meraviglie e di portenti. Come cavalli essi pascolarono, e come agnelli saltellarono, celebrando te, o Signore, loro liberatore. 10 Chè si ricordavano ancor le cose accadute nel loro esilio, come, invece della generazione [d'altri] animali, la terra produsse zanzare, e in luogo di pesci il fiume diè fuori una moltitudine di ranocchi. 11 Più tardi videro anche una nuova progenie d'uccelli, quando spinti da bramosia domandarono cibi squisiti: 12 a soddisfare invero il loro desiderio si levaron per essi dal mare le quaglie. E i castighi piombarono sui peccatori, non senza precedenti indizi per mezzo della violenza de' fulmini. E giustamente soffriron per le loro malvagità,

 

Ben meritarono il castigo gli Egizi, più colpevoli de' Sodomiti.

13 chè più detestabile inospitalità avevan dimostrato [che non i Sodomiti]. Quelli invero non vollero ricevere sconosciuti forestieri: ma questi fecero schiavi ospiti benemeriti. 14 E non solo, ma un'altra considerazione c'era [in favore] di quelli, che [cioè] ricevevan di mala voglia gli stranieri; 15 gli altri invece, dopo averli accolti con festa, messili già a parte degli stessi diritti, li maltrattarono con crudeli strapazzi. 16 Pertanto furon colpiti di cecità, come [già] quelli alla porta del giusto; avvolti da improvvise [e profonde] tenebre, ognuno cercava l'ingresso della sua porta.

 

Il prodigioso intervento di Dio in favore del suo popolo.

17 Gli elementi invero si scambiavano tra loro, come in un'arpa si muta la modulazione, [pur] conservando tutte [le corde] il loro suono: e ciò ben può giudicarsi alla vista [di ciò che allora avvenne]. 18 Perchè gli [animali] terrestri si trasformavano in acquatici, e quelli fatti per il nuoto passavan sulla terra; 19 il fuoco ingagliardiva nell'acqua oltre la propria forza, e l'acqua dimenticava la sua virtù di spengere; 20 viceversa, le fiamme non divoraron le carni delle fragili bestiole che [dentro] vi camminavano, nè struggevano il buon alimento [celeste], facile a struggere, simile a ghiaccio. In ogni cosa, o Signore, tu magnificasti il tuo popolo e lo glorificasti, nè lo sprezzasti [mai], assistendolo in ogni tempo e in ogni luogo.