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Parte III: le mirabili manifestazioni della sapienza nella storia

Sezione I: la sapienza, il popolo di Dio e i suoi nemici

Il primo uomo plasmato da Dio padre del mondo, creato da solo, ella lo custodì; e lo trasse fuori dal proprio peccato, e gli diè potere di dominare ogni cosa. Ma allontanatosi da lei l'ingiusto nell'ira sua, per il furor fratricida peri. Sommersa poi a cagion di lui la terra, la salvò di nuovo la sapienza, sur un vile legno guidando il giusto. Ella, quando nella concordia dell'iniquità si fuser le genti, scoprì il giusto e lo custodì irreprensibile dinanzi a Dio, e contro la tenerezza per il figliuolo lo conservò forte. Ella, tra il perir degli empi, liberò il giusto sfuggito al fuoco cadente sulla Pentapoli; e a testimonianza della loro malvagità resta una terra deserta, fumigante, e piante che portan frutti fuor di stagione e - monumento d'un'anima incredula - una colonna ritta di sale. Mettendo da parte. Infatti, la sapienza, non solo fecero danno a sè col non conoscere il bene; ma della loro stoltezza lasciarono anche un ricordo ai viventi, affinchè i loro falli non potessero restar nascosti. Ma la sapienza, i suoi servi fedeli li salvò dai travagli. 10 Ella il giusto che fuggiva l'ira fraterna guidò per vie rette; e gli mostrò il regno di Dio e gli dette la scienza delle cose sante; lo fe' prosperare nelle sue fatiche e colmò [d'abbondante frutto] i suoi lavori; 11 l'assistette contro le frodi [e l'ingordigia] de' suoi oppressori, e l'arricchì; 12 lo custodì da' nemici e dagli insidiatori lo mise al sicuro; gli procacciò la vittoria in una vigorosa lotta, perchè imparasse che più forte d'ogni cosa è la sapienza, 13 Ella non abbandonò il giusto venduto, ma lo salvò dal peccatori; scese con lui nella fossa, 14 e nelle catene non l'abbandonò; finché apportò a lui lo scettro del regno e potestà sul suoi oppressori; e bugiardi dimostrò coloro che l'avevano infamato, e gli procacciò gloria eterna. 15 Ella il popolo santo e l'irreprensibile stirpe liberò dalle nazioni che la tribolavano. 16 Entrò nell'anima del servo del Signore, e fronteggiò re terribili con portenti e prodigi. 17 Rese ai giusti la mercede delle loro fatiche, li condusse per via meravigliosa, e fu per essi quasi ombra di giorno e luce stellare di notte. 18 Li trasportò attraverso il mar Rosso, e li tragittò per mezzo all'acqua molta. 19 Sommerse poi nel mare i loro nemici, e dal profondo dell'abisso li rigettò fuori; onde i giusti rapiron le spoglie degli empi, 20 e celebrarono, o Signore, il tuo santo nome, e la propugnatrice tua mano lodarono ad una voce. 21 Perchè la sapienza aprì la bocca de' mutoli, e le lingue de' bambini rese eloquenti.