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I pericoli per i poveri del trattar co' grandi e co' ricchi, e la diversa condizione d'entrambi.

Chi tocca la pece, ne rimane insudiciato, e chi se la fa col superbo, mette superbia. Solleva un peso superiore alle sue forze chi se la fa con uno più nobile di lui: non ti accompagnare con uno più ricco! Come può la caldaia far lega con la pentola? Quando s'urteranno, questa andrà in pezzi. Il ricco fa un'ingiustizia e sbuffa! il povero è maltrattato, e zitto. Se gli apporti [utilità], ti piglierò [con sè], e se non hai [più nulla], ti abbandonerà. Se possiedi [qualcosa], conviverà con te, e ti spoglierà e non si cruccerà con te. Se avrà bisogno di te, ti abbindolerà, e sorridente ti darà speranze; ti sarà largo di buone parole, e dirà: «Di che hai bisogno?». E ti confonderà con i suoi banchetti, fino a che in due o tre volte t'abbia esaurito, e all'ultimo si farà beffe di te. E più tardi, ti vedrà e ti volterà le spalle, e scuoterà il capo [con spregio] verso di te. Umiliati [allora] a Dio, e aspetta la sua mano. 10 Guarda di non lasciarti sedurre, e di non umiliarti [sino] alla stoltezza. 11 Non esser [abbiettamente] umile nella tua saggezza, perchè umiliato, tu non sia sedotto a seguir stoltezza. 12 Se uno più potente t'invita, fatti addietro; perchè così t'inviterà maggiormente. 13 Non far l'intruso, per non esser respinto, e non tenerti lontano, per non esser dimenticato. 14 Non ti mettere a parlar con lui alla pari, e non ti fidare delle molte sue parole; perchè col [suo] gran discorrere ti tenterà, e sorridendo ti caverà di bocca i tuoi segreti. 15 L'animo spietato di lui conserverà le tue parole, e non ti risparmierà guai e catene. 16 Sta' in guardia e poni ben mente a ciò che ascolti, perchè passeggi con la tua rovina [a fianco]. 17 Ascoltando tali cose guarda come trasognato e sta' sveglio. 18 Per tutta la tua vita ama Dio e invocalo a tua salvezza. 19 Ogni animale ama il suo simile: così anche ogni uomo il suo vicino. 20 Ogni carne s'unisce col suo congenere, e ogni uomo s'associa col suo simile. 21 Il lupo avrà mai qualcosa di comune con l'agnello? così il peccatore col giusto! 22 Quale relazione ci può esser tra la iena e il cane? e quale comunanza tra il ricco e il povero? 23 Preda del leone è l'onagro nel deserto, e così pasto de' ricchi sono i poveri. 24 E come è un'abominazione l'umiltà per il superbo, così è un'esecrazione il povero per il ricco. 25 Il ricco, se tentenna, è sorretto da' suoi amici, il povero, se cade, è buttato via anche da' suoi conoscenti. 26 Se precipita il ricco, molti sono i soccorritori: dice cose insensate, e quelli gli dan ragione. 27 Precipita il povero? e rimproverato per giunta: dice cose sensate e non gli si dà retta. 28 Parla il ricco e tutti fan silenzio, e portano alle stelle le sue parole. 29 Parla il povero, e dicono: «Chi è costui?», e se incespica, lo buttano a terra.

 

Buona è la ricchezza non ingiustamente acquistata, nè deturpata dall'avarizia, ma utilmente impiegata.

30 Buona è la ricchezza, che non ha il peccato sulla coscienza e trista è la povertà [solo] in bocca all'empio. 31 Il cuore dell'uomo ne cambia il volto, sia in bene, sia in male. 32 Il segno d'un cuore felice, un volto ilare, lo troverai difficilmente e con pena.