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Davide a Odollam e tra i Moabiti

Se ne andò dunque Davide di là e fuggì nella spelonca di Odollam. Il che avendo udito i suoi fratelli e tutta la casa del padre suo, se ne vennero da lui. Accorsero colà anche tutti quelli che si trovavano in angustia o che erano indebitati o comunque malcontenti e divenne loro capo ed ebbe con sè quasi quattrocento uomini. Davide di là si portò a Masfa nel paese di Moab e disse al re di Moab: «Rimangano, ti prego, il padre mio e la madre mia con voi fino a che io sappia cosa disponga di me Iddio». E li lasciò presso il re di Moab e là rimasero per tutto il tempo che Davide fu in quella fortezza. Il profeta Gad disse a Davide: «Non restare in questa fortezza; partiti e vattene nella terra di Giuda». Davide se ne partì e venne nel bosco di Aret.

 

Crudeltà di Saul

Saul seppe del ritorno di Davide e degli uomini che erano con lui, e standosene in Gabaa colla lancia in mano ed essendo in un bosco circondato da tutti i suoi servi, disse ai servi, che gli stavano attorno: «Ascoltatemi, o figli di Jemini; darà a voi tutti il figlio di Isai campi e vigne e vi costituirà tutti tribuni e centurioni; poichè avete tutti voi congiurato contro di me e non vi è nessuno che mi avverta, tanto più dopo che lo stesso figliuol mio ha stretto alleanza col figlio di Isai? E non vi è tra voi chi compianga la mia sorte e mi avverta che il mio figlio mi ha sollevato contro il servo, che fino ad ora non fece che tendermi insidie?». Doeg Idumeo, che era presente e che era uno dei principali servi di Saul, rispose così: «Ho visto il figlio di Isai in Nobe presso il sacerdote Achimelec figlio di Achitob. 10 Questi consultò per lui il Signore, lo fornì di cibi e gli consegnò anche la spada di Golia, il Filisteo». 11 Il re mandò allora a chiamare Achimelec sacerdote figlio di Achitob e tutta la famiglia del padre di lui, dei sacerdoti cioè che erano in Nobe. Venuti tutti al cospetto del re, 12 Saul disse ad Achimelec: «Ascolta, figlio di Achitob»; questi rispose: «Sono ai tuoi ordini, o Signore». 13 E Saul gli domandò: «Perchè avete congiurato contro di me tu e il figlio di Isai e gli hai dato del pane e una spada e consultasti per lui Iddio, perchè insorgesse contro di me, egli che fino ad oggi non fece che tendermi insidie?». 14 Rispose Achimelec al re: «E chi mai tra tutti i tuoi servi è fedele come Davide, lui, genero del re, esecutore dei tuoi ordini e tenuto in alto conto nella tua casa? 15 Da oggi soltanto ho cominciato a consultare per lui il Signore? Lungi da me ciò: nè mai il re sospetti una cosa simile in tutta la casa del padre mio: il tuo servo non seppe cosa alcuna, nè piccola nè grande, di tutto questo affare». 16 Soggiunse il re: «Tu morrai senz'altro, Achimelec, tu e tutta la famiglia del padre tuo». 17 Poi alle guardie che gli stavano attorno disse: «Voltatevi e uccidete i sacerdoti del Signore, perchè essi parteggiano per Davide e sapendo ch'egli era fuggito non me ne hanno informato». Ma i ministri del re non vollero mettere le mani sopra i sacerdoti del Signore; 18 perciò rivoltosi il re a Doeg gli disse: «Voltati tu e gettati sui sacerdoti». Si volse allora Doeg, l'Idumeo, e gettatosi sui sacerdoti uccise in quel giorno ben ottantacinque uomini vestiti coll'efod di lino. 19 In Nobe poi, città dei sacerdoti, furono passati a fil di spada uomini, donne, bambini, lattanti, perfino i buoi, gli asini e le pecore. 20 Uno solo dei figli di Achimelec figlio di Achitob il cui nome era Abiatar, sfuggito alla strage, andò da Davide 21 e gli annunziò che Saul aveva ucciso i sacerdoti del Signore. 22 Disse Davide ad Abiatar: «Me lo immaginai quel giorno, poichè essendovi colà Doeg, l'Idumeo, egli ne avrebbe senza dubbio parlato a Saul. Io son quindi reo della morte di tutta la famiglia di tuo padre. 23 Tu resta con me e non temere: se alcuno attenterà alla mia vita, attenterà anche alla tua; con me sarai salvo».