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Supplica d'un peccatore tribolato [Salmo penitenziale]

Salmo di David. Per la commemorazione. Per il sabbato. Signore, nel tuo sdegno, non mi rimproverare, e nell'ira tua non mi castigare. Perché le frecce son confitte in me, e hai aggravato su me la tua mano. Non v'è sanità nella mia carne a cagion dell'ira tua, non v'ha pace per le mie ossa a cagione de' miei peccati. Perché le mie iniquità han sorpassato il mio capo, e come grave pondo si sono aggravate, troppo per me! Sono imputridite e marcite le mie piaghe per la mia stoltezza. Misero io sono e curvo sino all'estremo, tutto il dì me ne vo contristato. I miei lombi son pieni di fiamme, e non v'è sanità nella mia carne. Son abbattuto e fiaccato oltre modo, ruggisco per il gemito del mio cuore. 10 Signore, dinanzi a te è ogni mio desiderio, e il mio sospiro a te non è nascosto! 11 Il mio cuore è in subbuglio, m'ha abbandonato il mio vigore, e il lume degli occhi miei anch'esso non è [più] con me. 12 I miei amici e compagni di fronte alla mia piaga si fermano, e i miei prossimi da lungi si stanno. 13 E tendon lacci quei che mirano alla mia vita, e quei che cercano il mio danno propalan falsità, e inganni tutto il dì van meditando. 14 Ma io [son] come un sordo, non dò ascolto, e son come un muto che non apre la sua bocca. 15 Son diventato come un uom che non ode, e che non ha repliche sulla sua bocca. 16 Perchè in te, o Signore, io spero: tu m'esaudirai, o Signore Dio mio. 17 Ho detto: «Non si rallegrin di me i miei nemici, che [già] al vacillar de' miei piedi fan la voce grossa contro di me!». 18 Perchè ai flagelli sono esposto, e il mio dolore è sempre dinanzi a me. 19 Giacchè l'iniquità mia io confesso, e m'angustio per il mio peccato. 20 E i miei nemici vivono e si fan più forti di me, e si moltiplicano quei che m'odiano ingiustamente. 21 Quei che rendon male per bene, m'attaccano perch'io vo dietro al bene. 22 Non m'abbandonare, Signore: Dio mio, non t'allontanar da me. 23 Accorri in mio aiuto, o Signore, Dio della mia salvezza!