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La Sapienza.

La Sapienza si è fabbricata una casa, ha tagliato sette colonne, macellò le sue carni, mescè il vino, imbandì la sua mensa; ad invitare mandò le sue ancelle alla cittadella ed ai bastioni della città: «Chi è fanciullo venga da me»; e a quelli scemi di senno ha detto: «Venite, mangiate del mio pane, bevete il vino ch'io vi mescei. Lasciate la fanciullaggine e vivrete e camminate per la via della prudenza». Chi corregge il beffardo fa torto a se stesso, e chi ammonisce l'empio si contamina. Non riprendere il beffardo affinchè non ti odi, avvertisci il saggio e t'amerà. Dà occasione al saggio d'imparare e diventerà più saggio, ammaestra il giusto e sarà sollecito d'imparare. 10 Il principio della sapienza è il timor di Dio e la scienza dei santi è prudenza. 11 Perchè per me si moltiplicheranno i tuoi giorni e ti si aggiungeranno anni di vita. 12 Se sarai savio lo sarai per te; se farai l'insolente tu solo ne porterai il danno.

 

La Stoltezza.

13 Donna stolta e ciarliera, piena di frivolezze e che non sa nulla di nulla, 14 siede all'uscio di casa sua o sopra qualche sedile sull'alto della città, 15 per chiamare coloro che passano per via e tirano dritto per la loro strada: 16 «Chi è fanciullo si volga a me»; e a chi è senza giudizio ha detto: 17 «Le acque furtive son più dolci e il pane di soppiatto è più saporito». 18 E quelli non sanno che vi sono i demoni là dentro, e che i suoi convitati vanno nelle profondità dell'Inferno.