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Il divorzio

Partito di là, Gesù andò nei confini della Giudea, oltre il Giordano, e il popolo si radunò di bel nuovo intorno a lui, che, come il solito, li ammaestrava. Vennero de' Farisei a muovergli interrogazioni e per metterlo alla prova gli chiesero se fosse lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Egli domandò loro: «Cosa vi ha comandato Mosè?». Risposero: «Mosè ha permesso il libello del ripudio e di rinviarla». Gesù replicò loro: «Fu per la durezza del vostro cuore che egli scrisse per voi questo precetto, ma al principio della creazione Dio li creò maschio e femmina. Perciò l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà con sua moglie, e saranno due in una sola carne. Essi pertanto non son più due, ma una carne sola. L'uomo dunque non separi quel che Dio ha congiunto». 10 Quando furono in casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo intorno allo stesso argomento, 11 ed egli disse loro: «Chi ripudia sua moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio con questa; 12 e se una donna ripudia suo marito e ne sposa un altro, commette adulterio».

 

Gesù e i fanciulli

13 Gli conducevan dei bambini perchè li toccasse, ma i discepoli sgridavano chi glieli presentava. 14 Gesù, visto ciò, si sdegnò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perchè di questi è il regno di Dio. 15 In verità vi dico che chi non avrà accolto il regno di Dio come un fanciullo non vi entrerà». 16 E abbracciandoli e imponendo loro le mani li benedisse.

 

Il giovane ricco

17 Mentre egli usciva sulla strada venne un tale che, inginocchiatoglisi davanti, gli domandò: «Maestro buono, che devo fare per acquistare la vita eterna?». 18 Gesù gli osservò: «Perchè mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne Dio solo. 19 Conosci i comandamenti: "Non fornicare, non uccidere, non rubare, non attestare il falso, non frodare nessuno, onora tuo padre e tua madre"». 20 Quegli rispose: «Maestro, tutto ciò ho osservato fin dalla mia giovinezza». 21 Gesù guardandolo con tenerezza l'amò e gli disse: «Ti manca una cosa sola: va', vendi quanto hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro, nel cielo; poi vieni e seguimi». 22 Ma colui, contristato da queste parole, se ne andò dolente, perchè aveva grandi ricchezze. 23 Gesù, volgendo lo sguardo intorno, disse a' suoi discepoli: «Quanto difficilmente quei che posseggono ricchezze entreranno nel regno di Dio!». 24 E i discepoli furono stupiti delle parole di lui. Ma Gesù di nuovo soggiunse loro: «Figliuoli, quanto è difficile per chi confida nelle ricchezze l'entrare nel regno di Dio! 25 È più facile che un cammello passi per la cruna d'un ago che un ricco entri nel regno di Dio». 26 Ora essi stupivano maggiormente e andavan dicendo tra di loro: «Chi può dunque salvarsi?». 27 Gesù li guardò fissi ed esclamò: «Agli uomini questo è impossibile, ma non a Dio, perchè tutto è possibile a Dio».

 

La ricompensa ai seguaci di Gesù

28 Pietro prese a dirgli: «Ecco, noi abbiam lasciato tutto e ti abbiano seguito». 29 Gesù rispose: «In verità vi dico, nessuno ha abbandonato casa, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi, per amor mio e per il Vangelo, 30 che non ne riceva il centuplo, adesso, in questo tempo, in case, fratelli, sorelle, madri, figli e campi, insieme con le persecuzioni e nel tempo avvenire la vita eterna. 31 Molti primi, saranno ultimi; e molti ultimi, primi».

 

Terza profezia della Passione

32 Essendo pertanto in cammino per salire a Gerusalemme, Gesù precedeva i discepoli, che stupiti e timorosi lo seguivano. Rivoltosi allora ai Dodici, cominciò a dir loro quanto gli doveva accadere: 33 «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme, e il Figliuol dell'uomo sarà dato nelle mani dei principi dei Sacerdoti, degli Scribi e dei Seniori, i quali lo condanneranno a morte e lo daranno in mano ai Gentili; 34 e sarà schernito, sputacchiato, flagellato e ucciso, ma dopo tre giorni risusciterà».

 

I figli di Zebedeo

35 Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, gli s'accostaron e gli dissero: «Maestro, noi desideriamo che tu ci conceda quello che stiam per domandarti». 36 Egli chiese loro: «Che cosa desiderate che io vi conceda?». 37 Risposero: «Concedici di sedere uno alla tua destra e l'altro alla tua sinistra, nella tua gloria». 38 Ma Gesù disse loro: «Non sapete ciò che domandate. Potete voi bere il calice che bevo io o essere battezzati col battesimo col quale son battezzato io?». 39 Essi gli replicarono: «Sì, lo possiamo». «Voi» rispose Gesù «berrete certamente il calice che bevo io e sarete battezzati col battesimo col quale sono battezzato io; 40 ma quanto al sedere alla mia destra o alla mia sinistra, non sta a me il concedervelo; ma esso è per quelli ai quali è stato preparato». 41 Gli altri dieci, udito ciò, cominciarono a indignarsi contro Giacomo e Giovanni. 42 Allora Gesù, chiamatili a sè, disse loro: «Voi sapete che quelli che sono riconosciuti come principi delle nazioni, le signoreggiano e i loro grandi esercitano il potere su di loro. 43 Ma non deve essere così tra voi; chiunque vorrà essere grande tra voi, sarà vostro servo; 44 e chiunque tra voi vorrà essere primo, sarà servo di tutti; 45 perchè anche il Figliuol dell'uomo è venuto non per esser servito, ma per servire e dare la sua vita come redenzione per molti».

 

Il cieco di Gerico

46 Arrivarono così a Gerico. Mentre egli usciva da Gerico co' suoi discepoli e con molta gente, il figlio di Timeo, Bartimeo, che era cieco e, seduto sulla strada, chiedeva l'elemosina, 47 sentito dire che c'era Gesù di Nazaret, si pose a gridare: «Gesù, figlio di David, abbi pietà di me!». 48 Molti gli davan sulla voce perchè tacesse; ma quegli gridava molto più forte: «Figlio di David, abbi pietà di me!». 49 Allora Gesù, fermatosi comandò di chiamarlo. Ed essi lo chiamarono, dicendogli: «Fatti coraggio; alzati, egli ti chiama!». 50 Il cieco, gettando via il mantello, balzò in piedi e venne a Gesù, 51 che gli disse: «Che vuoi ch'io faccia?». Il cieco gli rispose: «Maestro, che io veda». 52 Gesù gli replicò: «Va', la tua fede ti ha salvato». E in quell'istante vide e cominciò a seguir Gesù per via.