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Giona nel ventre del pesce.

Intanto il Signore aveva preparato un gran pesce, affinchè ingoiasse Giona, e Giona stette nel ventre del pesce tre dì e tre notti. E dal ventre del pesce, Giona pregò il Signore. E disse: «Nella mia tribolazione ho invocato il Signore ed egli mi ha esaudito. Nel seno degli Inferi ho gridato e tu hai udita la mia voce. Tu mi hai gettato nel profondo in mezzo al mare e le acque mi circondarono, e le tue onde e i tuoi flutti passarono tutti sopra di me. E dissi: - Sono stato rigettato lontano dalla presenza dei tuoi occhi, ma pure rivedrò di nuovo il tuo tempio santo. Le acque mi hanno circondato fino all'anima; l'abisso mi ha inghiottito e il pelago ha coperto il mio capo. Sono sceso alle radici dei monti; le sbarre della terra s'erano chiuse dietro di me per sempre; ma tu sottrarrai alla distruzione la mia vita, o Signore Dio mio. Quando l'anima mia era nelle angosce mi sono ricordato del Signore facendo giungere a te la mia preghiera, al tuo tempio santo. Coloro che prestano culto alle vanità inutili perdono la loro pietà. 10 Ma io offrirò a te un sacrifizio con voce di lode, renderò tutti i voti fatti al Signore per la mia salvezza -». 11 E il Signore diede ordine al pesce, e vomitò Giona sulla terra ferma.