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Contro l'idolatria.

Bel è stato infranto e Nebo spezzato: sono stati caricati sopra le bestie da soma e sui giumenti i simulacri di quei vostri idoli massicci, che col loro grave peso vi affaticavano. Sono stati atterrati e infranti tutti insieme, non hanno potuto salvare chi li portava, condannati ad andare in ischiavitù essi stessi. Uditemi, o voi casa di Giacobbe, o reliquie tutte della casa di Israele, voi da me sostenuti fin dal seno, da me portati fin dall'utero; fino alla vecchiaia, fino all'età canuta io stesso vi porterò: io vi feci e io vi porterò; vi porterò e vi salverò! A chi mi avete pareggiato e uguagliato e paragonato e fatto somigliante? Voi, che dalla borsa cavate l'oro, e sulla stadera pesate l'argento, e pagate un orefice affinchè ne faccia un Dio, davanti a cui si prostrano e adorano; e lo sorreggono sulle spalle, per trasportarlo, e lo collocano al suo luogo: e quello sta fermo senza muoversi dal suo posto; e anche quando grideranno verso di lui non udirà, nè dalla tribolazione li salverà! Ripensate a ciò e confondetevi: rientrate in voi stessi, o prevaricatori! Ricordate le memorie dei secoli passati, e vedrete che io sono Iddio, e non vi è altro Dio fuori di me, nè che sia comparabile a me: 10 io che annunzio dall'incominciamento le cose della fine, e innanzi tempo quello che ancora non è avvenuto; io che dico: fermo starà il mio consiglio e ogni mia volontà sarà adempita: 11 io che dall'oriente chiamo il volatile, e da terra lontana l'uomo, strumento della mia volontà; io ho parlato e ridurrò a effetto: ho creato un disegno e lo farò. 12 Uditemi, o gente di cuore duro, che siete lontani dalla giustizia: 13 ho fatto avvicinare la mia giustizia e non starà lontana, e la mia salute non tarderà. Porrò in Sion la salute, e la gloria mia in Israele.