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Seconda venuta dei fratelli di Giuseppe in Egitto.

Intanto la fame incalzava su tutta la terra. Consumate le provviste portate dall'Egitto, disse Giacobbe ai figliuoli: «Tornate a comprarci un poco da mangiare». Rispose Giuda: «Quella persona ci ha ammoniti, e ci ha attestato con giuramento dicendoci: - Non vedrete la mia faccia, se non condurrete con voi il vostro fratello più piccolo. - Se dunque tu vuoi mandarlo con noi, partiremo tutti insieme, e ti compreremo il necessario; ma se non vuoi, non andremo; quel signore, come più volte abbiam detto, ci avvertì e ci disse: - Non mi vedrete in viso senza il vostro fratello minore». Disse loro Israele: «L'avete fatto a mio danno, di fargli sapere che avete anche un altro fratello». Ma quelli risposero: «Egli c'interrogò per ordine intorno alla nostra famiglia, se il padre viveva, se avevamo un fratello; noi gli rispondemmo in conseguenza secondo quanto ci aveva domandato; potevamo noi sapere che ci avrebbe detto: - Conducete con voi il vostro fratello -?». Giuda poi disse al padre: «Manda il fanciullo con me, che partiamo, e possiamo scampare, e non morire noi ed i nostri figliuoli. Io prendo in consegna il fanciullo; tu richiedimelo dalle mie mani. Se non te lo ricondurrò, e non te lo renderò, sarò reo innanzi a te di questo peccato per tutta la vita. 10 Se non avessimo così tardato, già saremmo tornati per la seconda volta». 11 Allora Israele loro padre disse: «Se è necessario così, fate quel che volete. Prendete con voi dei migliori prodotti di questa terra, e portateli in regalo a quel signore: un po' di resina, di miele, di storace, di mirra, di terebinto e di mandorle. 12 Portate con voi doppia quantità di danaro; e quella che ritrovaste nei sacchi, riportatela, che non sia stato fatto per sbaglio. 13 Prendete il vostro fratello, e andate a quell'uomo. 14 Iddio mio onnipotente ve lo renda benevolo, e rimandi con voi il fratello prigioniero, e questo Beniamino; io intanto rimarrò come orbato e senza figliuoli». 15 Essi dunque presero i doni, il doppio danaro, e Beniamino, e venuti in Egitto si presentarono a Giuseppe. 16 Questi, quando li ebbe visti insieme con Beniamino, dette ordine al dispensiere della sua casa, dicendogli: «Falli entrare in casa, ammazza degli animali, e prepara un convito, perchè oggi a mezzogiorno mangeranno con me». 17 Quegli fece quanto gli era stato comandato, e li fece entrare in casa. 18 Quivi impauriti si dicevano uno all'altro: «A cagione del danaro che riportammo nei nostri sacchi, ci ha fatti mettere qui, per rinfacciare quest'accusa e sottomettere a forza noi ed i nostri giumenti al suo servizio». 19 Perciò sulla soglia stessa s'accostarono all'intendente di casa, 20 e gli dissero: «Signore, ascoltaci, ti preghiamo. Già prima venimmo per comprare del grano; 21 dopo averlo comprato, giunti ad una fermata aprimmo i nostri sacchi, e trovammo alla bocca di ciascuno il danaro; perciò lo abbiamo ora riportato nella stessa quantità. 22 Ne abbiamo poi portato dell'altro, per quel che ci abbisogna; noi non sappiamo chi lo avesse messo nei nostri sacchi». 23 Rispose l'intendente: «Datevi pace, e non abbiate timore. Il vostro Dio, il Dio del padre vostro vi fece trovare quel danaro nei vostri sacchi; giacchè quello che voi m'avevate dato stava bene». Poi cavò Simeone [dalla carcere], e lo condusse a loro; 24 indi, introdottili in casa, portò l'acqua perchè si lavassero i piedi, e dette la pastura ai loro asini. 25 Essi poi prepararono i donativi per quando Giuseppe fosse venuto a mezzogiorno; avevano infatti saputo che ivi avrebbero pranzato. 26 Venne pertanto Giuseppe in casa sua, e quelli gli offrirono i doni che avevano in mano, e s'inchinarono a lui sino a terra. 27 Egli, amorevolmente risalutatili, domandò loro: «Sta dunque bene il vecchio vostro padre, del quale mi parlaste? Vive ancora?». 28 Risposero: «Il tuo servo, nostro padre, sta bene; vive ancora». E s'inchinarono profondamente. 29 Girando poi lo sguardo, Giuseppe vide Beniamino, suo fratello di padre e di madre, e disse: «È questi il vostro fratello più piccolo, del quale mi raccontaste?». Ed aggiunse: «Iddio ti benedica, figliuol mio». 30 Ma subito uscì, perchè s'era commosso nell'anima nel vedere il fratello, e gli venivan le lacrime; entrato nella sua camera, pianse. 31 Poi, lavatasi la faccia, ritornò, si contenne, e disse: «Servite le mense». 32 E furon servite; a parte per Giuseppe, a parte pei suoi fratelli, ed a parte per gli Egiziani che dovevano mangiare ivi; giacchè agli Egiziani non è lecito prendere il cibo con gli Ebrei, e tengono per profano un tal convito. 33 Essi dunque si assisero alla sua presenza, il primogenito secondo la sua primogenitura, ed il più piccolo secondo la sua età. E restarono oltremodo sorpresi, 34 vedendo le parti loro assegnate; la parte maggiore fu data a Beniamino, ed era cinque volte più grande. Così bevvero e goderono con lui.