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È affidata a Ezechiele la missione di profeta.

Questa era la rappresentazione della gloria del Signore. A tale vista, caddi sulla faccia e udii la voce di uno che parlava. E mi disse: «Figlio dell'uomo, tienti ritto in piedi, ch'io parli teco!». Appena mi ebbe parlato, lo spirito entrò in me e mi sostenne ritto in piedi, e udii che mi parlava e che mi diceva: «Figlio dell'uomo, io ti mando ai figli d'Israele, a genti che hanno apostatato e da me si sono allontanate: essi e i padri loro hanno trasgredito il mio patto sino al giorno d'oggi. Figli di dura faccia e di cuore indomabile sono costoro a cui ti mando. Dirai dunque ad essi: - Così dice il Signore Dio: Sia che ascoltino, sia che restino insensibili, perchè sono una progenie restia, riconosceranno che c'è stato un profeta in mezzo ad essi. E tu, o figlio dell'uomo, non temerli e non lasciarti far paura dalle loro parole, perchè troverai che sono increduli e sovvertitori e che abiti con degli scorpioni. Non lasciarti intimorire dalle loro parole e non aver paura di affrontarli, perchè sono una famiglia caparbia. E dirai loro le mie parole, sia che ascoltino, sia che no, perchè sono irritanti . -

 

La divina ispirazione simboleggiata in un rotolo scritto.

Tu dunque, o figlio dell'uomo, ascolta tutto quello che dirò a te, e non riluttare, come fa questa riluttante famiglia; apri la bocca e divora tutto quello che ti porgerò». Ed ecco che mi appare una mano tesa verso di me, che teneva un libro arrotolato, e lo spiegò davanti a me, ed era scritto dentro e fuori; vi erano scritte lamentazioni, carmi e guai.