2

 

Giudizio dei popoli nemici di Giuda

Radunatevi, raccoglietevi, o gente spudorata, prima che il decreto abbia effetto e il giorno passi come la pula; prima che vi piombi addosso l’ira ardente dell’Eterno, prima che vi sorprenda il giorno dell’ira dell’Eterno! Cercate l’Eterno, voi tutti umili della terra, che mettete in pratica i suoi precetti! Cercate la giustizia, cercate l’umiltà! Forse sarete messi al riparo nel giorno dell’ira dell’Eterno.

Poiché Gaza sarà abbandonata e Ascalon ridotta una desolazione; Asdod sarà scacciata in pieno mezzogiorno ed Ecron sarà sradicata. Guai agli abitanti della costa del mare, alla nazione dei Cheretei! La parola dell’Eterno è rivolta contro di te, o Canaan, paese dei Filistei: “Io ti distruggerò, al punto che nessuno più abiterà in te!”. La costa non sarà altro che pascoli, grotte di pastori e recinti per greggi. Sarà un territorio per il resto della casa di Giuda; là pascoleranno; la sera si coricheranno nelle case di Ascalon, perché l’Eterno, il loro Dio, li visiterà e li farà tornare dall’esilio.

“Ho udito gli insulti di Moab e gli oltraggi dei figli di Ammon, che hanno insultato il mio popolo e si sono ingranditi invadendo i suoi confini. Perciò, come è vero che io vivo”, dice l’Eterno degli eserciti, l’Iddio d’Israele, “Moab sarà come Sodoma e i figli di Ammon come Gomorra, un luogo occupato dalle ortiche, una salina, un deserto per sempre. Il resto del mio popolo li saccheggerà, il residuo della mia nazione li possederà”. 10 Questo accadrà per il loro orgoglio, perché hanno insultato e trattato con arroganza il popolo dell’Eterno degli eserciti. 11 L’Eterno sarà terribile contro di loro; perché annienterà tutti gli dèi della terra; tutte le nazioni lo adoreranno, da tutte le loro isole.

12 “Anche voi, Etiopi, sarete uccisi dalla mia spada”. 13 Egli stenderà la mano contro il settentrione, distruggerà l’Assiria, e ridurrà Ninive in una desolazione, un luogo arido come il deserto. 14 In mezzo a lei giaceranno greggi e animali di ogni specie; perfino il pellicano e il riccio alloggeranno tra i suoi capitelli; si udranno canti di uccelli dalle finestre; la devastazione sarà sulle porte, perché sarà spogliata dei suoi rivestimenti di cedro. 15 Così sarà la città festante, che se ne sta sicura, e dice nel suo cuore: “Io, e nessun altro all’infuori di me!”. Come mai è diventata un deserto, un covo di bestie? Chiunque le passerà vicino fischierà e agiterà la mano.