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Amicizia tra Gionatan e Davide. Gelosia di Saul

Quando Davide ebbe finito di parlare con Saul, l’anima di Gionatan rimase così legata all’anima di Davide, che Gionatan lo amò come l’anima sua. Da quel giorno Saul lo tenne presso di sé e non permise più che egli se ne tornasse a casa di suo padre. E Gionatan fece alleanza con Davide, perché lo amava come l’anima propria. Quindi Gionatan si tolse il mantello che indossava e lo diede a Davide; e così fece con le sue vesti, fino alla sua spada, al suo arco e alla sua cintura. Davide andava e riusciva bene dovunque Saul lo mandava: Saul lo mise a capo della gente di guerra ed egli era gradito a tutto il popolo, anche ai servi di Saul. All’arrivo dell’esercito, quando Davide faceva ritorno dopo aver ucciso il Filisteo, le donne uscirono da tutte le città d’Israele incontro al re Saul, cantando e danzando al suono dei timpani e dei triangoli e alzando grida di gioia; le donne, danzando, si rispondevano a vicenda e dicevano: “Saul ha ucciso i suoi mille, e Davide i suoi diecimila”. Saul si irritò moltissimo; quelle parole gli dispiacquero, e disse: “Ne attribuiscono diecimila a Davide, e a me non ne attribuiscono che mille! Non gli manca altro che il regno!”. E Saul, da quel giorno in poi, guardò Davide di mal occhio. 10 Il giorno dopo, un cattivo spirito, permesso da Dio, si impossessò di Saul che era come fuori di sé in mezzo alla casa, mentre Davide suonava l’arpa, come era solito fare tutti i giorni. Saul aveva in mano la sua lancia; 11 e la scagliò, dicendo: “Inchioderò Davide al muro!”. Ma Davide schivò il colpo per due volte. 12 Saul aveva paura di Davide, perché l’Eterno era con lui e si era ritirato da Saul; 13 perciò Saul lo allontanò da sé e lo fece capitano di mille uomini; ed egli andava e veniva alla testa del popolo. 14 Davide riusciva bene in tutte le sue imprese, e l’Eterno era con lui. 15 Quando Saul vide che egli riusciva splendidamente, cominciò ad avere timore di lui; 16 ma tutto Israele e Giuda amavano Davide, perché andava e veniva alla loro testa. 17 Saul disse a Davide: “Ecco Merab, la mia figlia maggiore, io te la darò in moglie; soltanto sii valoroso per me, e combatti le battaglie dell’Eterno”. Ora Saul diceva tra sé: “Non sia la mia mano che lo colpisca, ma sia la mano dei Filistei”. 18 Ma Davide rispose a Saul: “Chi sono io, che cos’è la vita mia, e che cos’è la famiglia di mio padre in Israele, perché io debba essere genero del re?”. 19 Quando Merab, figlia di Saul, doveva essere data a Davide, fu invece data in sposa ad Adriel di Meola. 20 Ma Mical, figlia di Saul, amava Davide; lo riferirono a Saul, e la cosa gli piacque. 21 E Saul disse: “Gliela darò, perché sia per lui un’insidia ed egli cada sotto la mano dei Filistei”. Saul dunque disse a Davide: “Oggi, per la seconda volta, tu puoi diventare mio genero”. 22 Poi Saul diede quest’ordine ai suoi servitori: “Parlate in segreto a Davide, e ditegli: ‘Ecco, tu sei nelle grazie del re, e tutti i suoi servi ti amano, diventa dunque genero del re’”. 23 I servi di Saul riportarono queste parole a Davide. Ma Davide replicò: “Vi sembra cosa da poco diventare genero del re? Io sono povero e di umile condizione”. 24 I servi riferirono a Saul: “Davide ha risposto così e così”. 25 E Saul disse: “Dite così a Davide: ‘Il re non chiede dote; ma domanda cento prepuzi di Filistei, per fare vendetta dei suoi nemici’”. Ora Saul aveva in animo di far cadere Davide nelle mani dei Filistei. 26 I servitori dunque riferirono quelle parole a Davide, e a Davide piacque di diventare genero del re in questo modo. Prima del termine fissato 27 Davide si alzò, partì con la sua gente, uccise duecento uomini dei Filistei, portò i loro prepuzi e ne consegnò il numero preciso al re, per diventare suo genero. 28 E Saul gli diede per moglie Mical, sua figlia. Saul vide e riconobbe che l’Eterno era con Davide; e Mical, figlia di Saul, lo amava. 29 Saul continuò più che mai a temere Davide, e gli fu sempre nemico. 30 Ora i prìncipi dei Filistei uscivano a combattere; e ogni volta che uscivano, Davide riusciva meglio di tutti i servi di Saul, così che il suo nome divenne molto famoso.