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Asa, re di Giuda. Vittoria su Zera e sugli Etiopi

Asa fece ciò che è buono e retto agli occhi dell’Eterno, del suo Dio. Tolse via gli altari degli dèi stranieri e gli alti luoghi; spezzò le statue, abbatté gli idoli di Astarte; e ordinò a Giuda di cercare l’Eterno, l’Iddio dei suoi padri, e di mettere in pratica la sua legge e i suoi comandamenti. Tolse anche via da tutte le città di Giuda gli alti luoghi e le colonne solari; e, sotto di lui, il regno ebbe pace. Egli costruì delle città fortificate in Giuda, poiché il paese era tranquillo, e in quegli anni non c’era nessuna guerra contro di lui, perché l’Eterno gli aveva dato pace. Egli diceva agli abitanti di Giuda: “Costruiamo queste città, e circondiamole di mura, di torri, di porte e di sbarre; il paese è ancora a nostra disposizione, perché abbiamo cercato l’Eterno, il nostro Dio; noi lo abbiamo cercato, ed egli ci ha dato riposo da ogni lato”. Essi dunque si misero a costruire, e prosperarono. Asa aveva un esercito di trecentomila uomini di Giuda che portavano scudo e lancia, e di duecentottantamila di Beniamino che portavano scudo e tiravano d’arco, tutti uomini forti e valorosi. Zera, l’Etiopo, marciò contro di loro con un esercito di un milione di uomini e trecento carri, e avanzò fino a Maresa. Asa gli andò incontro, e si disposero in ordine di battaglia nella valle di Sefata presso Maresa. 10 Allora Asa invocò l’Eterno, il suo Dio, e disse: “O Eterno, per te non c’è differenza tra il dare soccorso a chi è in gran numero, e il darlo a chi è senza forza; soccorrici, o Eterno, o nostro Dio! poiché noi ci appoggiamo su di te, e siamo venuti contro questa moltitudine nel tuo nome. Tu sei l’Eterno, il nostro Dio; non vinca l’uomo contro di te!”. 11 E l’Eterno sconfisse gli Etiopi davanti ad Asa e davanti a Giuda, e gli Etiopi si diedero alla fuga. 12 Asa e la gente che era con lui li inseguirono fino a Gherar; e degli Etiopi ne caddero tanti, che non ne rimase più uno vivo; poiché furono fatti a pezzi davanti all’Eterno e davanti al suo esercito. E Asa e i suoi portarono via un immenso bottino; 13 e attaccarono tutte le città nei dintorni di Gherar, perché lo spavento dell’Eterno si era impadronito di esse; e quelli saccheggiarono tutte le città, perché c’era molto bottino; 14 assalirono anche i recinti delle mandrie, e condussero via un gran numero di pecore e di cammelli. Poi tornarono a Gerusalemme.