10

 

STORIA DEL REGNO DI GIUDA DALLO SCISMA FINO ALLA CATTIVITÀ

(capitoli da 10 a 36)

Divisione del regno. Roboamo re di Giuda. Geroboamo re d’Israele

Roboamo andò a Sichem, perché tutto Israele era venuto a Sichem per proclamarlo re. Quando Geroboamo, figlio di Nebat, lo venne a sapere, si trovava ancora in Egitto, dove era fuggito per scampare dal re Salomone; e tornò dall’Egitto. Lo mandarono a chiamare, e Geroboamo con tutto Israele vennero a parlare a Roboamo, e gli dissero: “Tuo padre ha reso duro il nostro giogo; ora tu rendi più lieve la dura schiavitù e il giogo pesante che tuo padre ci ha imposti, e noi ti serviremo”. Egli rispose loro: “Tornate da me fra tre giorni”. E il popolo se ne andò. Il re Roboamo si consigliò con gli anziani che erano stati al servizio del re Salomone suo padre mentre era vivo, e disse: “Che cosa mi consigliate di rispondere a questo popolo?”. E quelli gli parlarono così: “Se ti mostri benevolo verso questo popolo e gli compiaci, e se gli parli con bontà, ti sarà servo per sempre”. Ma Roboamo abbandonò il consiglio datogli dagli anziani, e si consigliò con i giovani che erano cresciuti con lui ed erano stati al suo servizio, e disse loro: “Come consigliate voi che rispondiamo a questo popolo che mi ha parlato dicendo: ‘Allevia il giogo che tuo padre ci ha imposto?’”. 10 E i giovani che erano cresciuti con lui gli parlarono così: “Ecco ciò che dirai a questo popolo che si è rivolto a te dicendo: ‘Tuo padre ha reso pesante il nostro giogo, ma tu rendilo più leggero!’. Gli risponderai così: ‘Il mio dito mignolo è più grosso del corpo di mio padre; 11 mio padre vi ha caricati di un giogo pesante, ma io lo renderò ancora più pesante; mio padre vi ha castigati con la frusta, e io vi castigherò con i flagelli a punte’”. 12 Tre giorni dopo, Geroboamo e tutto il popolo vennero da Roboamo, come aveva ordinato il re dicendo: “Tornate da me fra tre giorni”. 13 Il re rispose loro duramente, abbandonando il consiglio che gli anziani gli avevano dato; 14 e parlò loro secondo il consiglio dei giovani, dicendo: “Mio padre ha reso pesante il vostro giogo, ma io lo renderò ancora più pesante; mio padre vi ha castigati con la frusta, e io vi castigherò con i flagelli a punte”. 15 Così il re non diede ascolto al popolo; perché questa cosa era diretta da Dio, affinché si adempisse la parola che l’Eterno aveva pronunciato per mezzo di Aiia di Silo a Geroboamo, figlio di Nebat. 16 Quando tutto Israele vide che il re non gli dava ascolto, rispose al re, dicendo: “Che parte abbiamo noi con Davide? Noi non abbiamo nulla di comune con il figlio di Isai! Ognuno alle sue tende, o Israele! Provvedi ora alla tua casa, o Davide!”. E tutto Israele se ne andò alle sue tende. 17 Ma sui figli d’Israele che abitavano nelle città di Giuda, regnò Roboamo. 18 Il re Roboamo mandò loro Adoram, preposto ai lavori forzati; ma i figli d’Israele lo lapidarono ed egli morì. Il re Roboamo salì in fretta sopra un carro per fuggire a Gerusalemme. 19 Così Israele si ribellò alla casa di Davide, ed è rimasto ribelle fino a oggi.