2 Cronache
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STORIA DI SALOMONE

(capitoli da 1 a 19)

Salomone diviene re. Dio gli dona sapienza e gloria

Salomone, figlio di Davide, si stabilì saldamente nel suo regno; l’Eterno, il suo Dio, fu con lui e lo elevò a somma grandezza. Salomone parlò a tutto Israele, ai capi delle migliaia e delle centinaia, ai giudici, a tutti i prìncipi capi delle case patriarcali di tutto Israele; e lui, con tutta l’assemblea, si recò all’alto luogo, che era a Gabaon; là, infatti, si trovava la tenda di convegno di Dio, che Mosè, servo dell’Eterno, aveva eretta nel deserto. Quanto all’arca di Dio, Davide l’aveva trasportata da Chiriat-Iearim al luogo che le aveva preparato; infatti aveva eretto per lei una tenda a Gerusalemme. Anche l’altare di bronzo, fatto da Besaleel, figlio di Uri, figlio di Cur, si trovava a Gabaon, davanti al tabernacolo dell’Eterno. Salomone e l’assemblea andarono là a cercare l’Eterno. Sull’altare di bronzo, che era davanti alla tenda di convegno, Salomone offrì alla presenza dell’Eterno mille olocausti. In quella notte Dio apparve a Salomone, e gli disse: “Chiedi quello che vuoi che io ti dia”. Salomone rispose a Dio: “Tu hai trattato con grande benevolenza Davide, mio padre, e hai fatto regnare me al suo posto. Ora, o Eterno Iddio, si avveri la promessa che hai fatto a Davide mio padre, poiché tu mi hai costituito re di un popolo numeroso come la polvere della terra! 10 Dammi dunque saggezza e intelligenza, affinché io sappia come comportarmi di fronte a questo popolo; poiché chi potrebbe mai amministrare la giustizia per questo tuo popolo che è così numeroso?”. 11 E Dio disse a Salomone: “Poiché questo è ciò che hai nel cuore, e non hai chiesto ricchezze, né beni, né gloria, né la morte dei tuoi nemici, e nemmeno una lunga vita, ma hai chiesto per te saggezza e intelligenza per poter amministrare la giustizia per il mio popolo del quale io ti ho costituito re, 12 la saggezza e l’intelligenza ti sono concesse; e, oltre a questo, ti darò ricchezze, beni e gloria, come non ne ebbero mai i re che ti hanno preceduto, e come non ne avrà mai nessuno dei tuoi successori”. 13 Salomone ritornò a Gerusalemme dall’alto luogo che era a Gabaon e dalla tenda di convegno, e regnò sopra Israele. 14 Salomone radunò carri e cavalieri, ed ebbe millequattrocento carri e dodicimila cavalieri, che predispose nelle città dove teneva i carri, e presso il re a Gerusalemme. 15 Il re fece in modo che a Gerusalemme l’argento e l’oro fossero comuni come le pietre, e i cedri tanto abbondanti quanto i sicomori della pianura. 16 I cavalli che Salomone aveva, gli venivano portati dall’Egitto; le carovane di mercanti del re li andavano a prendere a branchi, per un prezzo convenuto; 17 facevano uscire dall’Egitto e giungere a destinazione un equipaggio per il costo di seicento sicli d’argento e un cavallo per il costo di centocinquanta. Nello stesso modo, tramite quei mercanti, se ne facevano venire per tutti i re degli Ittiti e per i re della Siria.