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LIBRO QUARTO, SALMI 90-106

(Apocalisse 7:12; 15:3, 4)

Preghiera di Mosè, uomo di Dio.

O Signore, tu sei stato per noi un rifugio d’età in età.

Prima che i monti fossero nati

e che tu avessi formato la terra e il mondo,

anzi, da eternità in eternità, tu sei Dio.

Tu fai tornare i mortali in polvere

e dici: “Ritornate, o figli degli uomini”.

Perché mille anni, agli occhi tuoi,

sono come il giorno di ieri che è passato,

e come una veglia nella notte.

Tu li porti via come in una piena; sono come un sogno.

Sono come l’erba che verdeggia la mattina;

la mattina essa fiorisce e verdeggia,

la sera è segata e si secca.

Poiché noi siamo consumati per la tua ira

e siamo atterriti per il tuo cruccio.

Tu metti le nostre iniquità davanti a te,

e i nostri peccati nascosti alla luce del tuo volto.

Tutti i nostri giorni spariscono per il tuo cruccio;

noi finiamo gli anni nostri come un soffio.

10 I giorni dei nostri anni arrivano a settant’anni;

o, per i più forti, a ottant’anni;

e quel che ne fa l’orgoglio, non è che travaglio e vanità;

perché passa presto, e noi ce ne voliamo via.

11 Chi conosce la forza della tua ira

e il tuo cruccio secondo il timore che ti è dovuto?

12 Insegnaci dunque a così contare i nostri giorni,

per acquistare un cuore saggio.

13 Ritorna, o Eterno; fino a quando?

e muoviti a pietà dei tuoi servitori.

14 Saziaci al mattino della tua grazia,

e noi esulteremo, gioiremo tutti i nostri giorni.

15 Rallegraci in proporzione dei giorni che ci hai afflitti

e degli anni che abbiamo sofferto il male.

16 Appaia l’opera tua in favore dei tuoi servitori

e la tua gloria ai loro figli.

17 La grazia del Signore Dio nostro sia sopra noi,

e rendi stabile l’opera delle nostre mani;

sì, l’opera delle nostre mani rendila stabile.