Nuovi mormorii del popolo. I quarant’anni nel deserto
1 Allora tutta la comunità alzò la voce e diede in alte grida; e il popolo pianse tutta quella notte.
2 E tutti i figli d’Israele mormorarono contro Mosè e contro Aaronne, e tutta la comunità disse loro: “Fossimo pur morti nel paese d’Egitto! o fossimo pur morti in questo deserto!
3 Perché l’Eterno ci conduce in quel paese dove cadremo per la spada? Le nostre mogli e i nostri bambini saranno preda del nemico. Non sarebbe meglio per noi tornare in Egitto?”.
4 E si dissero l’un l’altro: “Nominiamoci un capo, e torniamo in Egitto!”.
5 Allora Mosè e Aaronne si prostrarono a terra davanti a tutta l’assemblea riunita dei figli d’Israele.
6 E Giosuè, figlio di Nun, e Caleb, figlio di Gefunne, che erano tra quelli che avevano esplorato il paese, si stracciarono le vesti,
7 e parlarono così a tutta la comunità dei figli d’Israele: “Il paese che abbiamo attraversato per esplorarlo, è un paese buono, buonissimo.
8 Se l’Eterno ci è favorevole, ci introdurrà in quel paese e ce lo darà: è un paese dove scorre il latte e il miele.
9 Soltanto, non vi ribellate all’Eterno e non abbiate paura del popolo di quel paese; poiché ne faremo nostro pascolo; l’ombra che li proteggeva si è ritirata, e l’Eterno è con noi; non abbiate paura di loro”.
10 Allora tutta la comunità parlò di lapidarli; ma la gloria dell’Eterno apparve sulla tenda di convegno a tutti i figli d’Israele.
11 E l’Eterno disse a Mosè: “Fino a quando questo popolo mi disprezzerà? e fino a quando non avranno fede in me dopo tutti i miracoli che ho fatto in mezzo a loro?
12 Io lo colpirò con la peste e lo distruggerò, ma farò di te una nazione più grande e più potente di lui”.
13 Allora Mosè disse all’Eterno: “Ma lo udranno gli Egiziani, di mezzo ai quali tu hai fatto salire questo popolo per la tua potenza,
14 e la cosa sarà risaputa dagli abitanti di questo paese. Essi hanno udito che tu, o Eterno, sei in mezzo a questo popolo, che gli appari faccia a faccia, che la tua nuvola si ferma sopra loro, e che cammini davanti a loro il giorno in una colonna di nuvola, e la notte in una colonna di fuoco;
15 ora, se fai perire questo popolo come un sol uomo, le nazioni che hanno udito la tua fama, diranno:
16 ‘Siccome l’Eterno non è stato capace di far entrare questo popolo nel paese che aveva giurato di dargli, li ha uccisi nel deserto’.
17 E ora si mostri, ti prego, la potenza del Signore nella sua grandezza, come tu hai promesso dicendo:
18 ‘L’Eterno è lento all’ira e grande in benignità; egli perdona l’iniquità e il peccato, ma non lascia impunito il colpevole, e punisce l’iniquità dei padri sui figli, fino alla terza e alla quarta generazione’.
19 Ti prego, perdona l’iniquità di questo popolo, secondo la grandezza della tua benignità, nel modo che hai perdonato a questo popolo dall’Egitto fin qui”.
20 E l’Eterno disse: “Io perdono, come tu hai chiesto;
21 ma, come è vero che io vivo, tutta la terra sarà ripiena della gloria dell’Eterno,
22 e tutti quegli uomini che hanno visto la mia gloria e i miracoli che ho fatto in Egitto e nel deserto, e nonostante ciò mi hanno tentato già dieci volte e non hanno ubbidito alla mia voce,
23 certo non vedranno il paese che promisi con giuramento ai loro padri. Nessuno di quelli che mi hanno disprezzato lo vedrà; ma il mio servo Caleb,
24 siccome è stato animato da un altro spirito e mi ha seguito pienamente, io lo introdurrò nel paese nel quale è andato; e la sua progenie lo possederà.
25 Ora gli Amalechiti e i Cananei abitano nella valle; domani tornate indietro, incamminatevi verso il deserto, in direzione del Mar Rosso”.
26 L’Eterno parlò ancora a Mosè e ad Aaronne, dicendo:
27 “Fino a quando sopporterò questa comunità malvagia che mormora contro di me? Io ho udito i mormorii che i figli d’Israele fanno contro di me.
28 Di’ loro: ‘Com’è vero che io vivo, dice l’Eterno, io vi farò quello che ho sentito dire da voi.
29 I vostri cadaveri cadranno in questo deserto; e voi tutti, quanti siete, di cui si è fatto il censimento, dall’età di vent’anni in su, e che avete mormorato contro di me,
30 non entrerete di certo nel paese nel quale giurai di farvi abitare; salvo Caleb, figlio di Gefunne, e Giosuè, figlio di Nun.
31 I vostri bambini, che avete detto sarebbero preda dei nemici, quelli farò entrare; ed essi conosceranno il paese che voi avete disprezzato.
32 Ma quanto a voi, i vostri cadaveri cadranno in questo deserto.
33 E i vostri figli andranno a pascolare le greggi nel deserto per quarant’anni e porteranno la pena delle vostre infedeltà, finché i vostri cadaveri non siano consunti nel deserto.
34 Come avete impiegato quaranta giorni a esplorare il paese, porterete la pena delle vostre iniquità quarant’anni; un anno per ogni giorno; e saprete che cosa sia incorrere nella mia disgrazia’.
35 Io, l’Eterno, ho parlato; certo, così farò a tutta questa comunità malvagia, la quale si è messa assieme contro di me; in questo deserto saranno consunti; lì moriranno”.
36 E gli uomini che Mosè aveva mandato a esplorare il paese e che, tornati, avevano fatto mormorare tutta la comunità contro di lui screditando il paese,
37 quegli uomini, dico, che avevano screditato il paese, morirono colpiti da una piaga, davanti all’Eterno.
38 Ma Giosuè, figlio di Nun, e Caleb, figlio di Gefunne, rimasero vivi fra quelli che erano andati a esplorare il paese.
39 Ora Mosè riferì quelle parole a tutti i figli d’Israele; e il popolo fece gran cordoglio.
40 E la mattina si alzarono di buon’ora e salirono sulla cima del monte, dicendo: “Eccoci qua; noi saliremo al luogo di cui ha parlato l’Eterno, poiché abbiamo peccato”.
41 Ma Mosè disse: “Perché trasgredite l’ordine dell’Eterno? La cosa non andrà bene.
42 Non salite, perché l’Eterno non è in mezzo a voi; affinché non siate sconfitti dai vostri nemici!
43 Poiché là, di fronte a voi, stanno gli Amalechiti e i Cananei, e voi cadrete per la spada; perché vi siete sviati dall’Eterno, l’Eterno non sarà con voi”.
44 Tuttavia, si ostinarono a salire sulla cima del monte; ma l’arca del patto dell’Eterno e Mosè non si mossero di mezzo al campo.
45 Allora gli Amalechiti e i Cananei che abitavano su quel monte scesero giù, li batterono, e li fecero a pezzi fino a Corma.