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I dodici e la loro missione

(Marco 6:7-13; Luca 6:12-16; 9:1-6)

Poi, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di sanare qualunque malattia e qualunque infermità.

I nomi dei dodici apostoli sono questi: il primo Simone detto Pietro e Andrea suo fratello; Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo d’Alfeo e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, quello stesso che poi lo tradì. Questi sono i dodici mandati da Gesù, dando loro queste istruzioni:

“Non andate fra i Gentili e non entrate in alcuna città dei Samaritani,
ma andate piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. Andando, predicate e dite: ‘Il regno dei cieli è vicino’. Guarite i malati, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni; gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non fate provvista né d’oro, né d’argento, né di rame nelle vostre cinture, 10 né di sacca da viaggio, né di due tuniche, né di calzari, né di bastone, perché l’operaio è degno del suo nutrimento. 11 In qualunque città o villaggio sarete entrati, informatevi se vi sia là qualcuno degno di ospitarvi e abitate da lui finché partirete. 12 Quando entrerete nella casa, salutatela. 13 E, se quella casa ne è degna, venga la pace vostra su lei: ma, se non ne è degna, la vostra pace torni a voi. 14 E, se qualcuno non vi riceve né ascolta le vostre parole, uscendo da quella casa o da quella città, scuotete la polvere dai vostri piedi. 15 In verità io vi dico che il paese di Sodoma e di Gomorra, nel giorno del giudizio, sarà trattato con meno rigore di quella città.

16 Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. 17 E guardatevi dagli uomini, perché vi metteranno in mano dei tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe 18 e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per servire di testimonianza davanti a loro e ai Gentili. 19 Ma quando vi metteranno nelle loro mani, non siate in ansietà di come parlerete o di quello che dovrete dire, perché in quell’ora stessa vi sarà dato ciò che dovrete dire. 20 Poiché non siete voi che parlate, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. 21 Il fratello darà il fratello a morte, e il padre il figlio; e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. 22 E sarete odiati da tutti a causa del mio nome, ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato. 23 E, quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un’altra, perché io vi dico in verità che non avrete finito di percorrere le città d’Israele, prima che il Figlio dell’uomo sia venuto.

24 Un discepolo non è da più del maestro, né un servo da più del suo signore. 25 Basti al discepolo essere come il suo maestro e al servo essere come il suo signore. Se hanno chiamato Belzebù il padrone, quanto più chiameranno così quelli di casa sua! 26 Non li temete dunque, poiché non c’è niente di nascosto che non debba essere scoperto, né di segreto che non sarà conosciuto. 27 Quello che io vi dico nelle tenebre, ditelo nella luce e quello che udite dettovi all’orecchio, predicatelo sui tetti. 28 E non temete quelli che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l’anima; temete piuttosto colui che può far perire l’anima e il corpo nella geenna. 29 Due passeri non si vendono per un soldo? Eppure non ne cade uno solo in terra senza il volere del Padre vostro. 30 Ma quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. 31 Non temete dunque; voi valete più di molti passeri. 32 Chiunque dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io riconoscerò lui davanti al Padre mio che è nei cieli. 33 Ma chiunque mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io rinnegherò lui davanti al Padre mio che è nei cieli.

34 Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a mettere pace, ma spada. 35 Perché sono venuto a dividere il figlio da suo padre, e la figlia da sua madre, e la nuora dalla suocera 36 e i nemici dell’uomo saranno quelli di casa sua. 37 Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me 38 e chi non prende la sua croce e non viene dietro a me, non è degno di me. 39 Chi avrà trovato la vita sua, la perderà e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà. 40 Chi riceve voi, riceve me e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato. 41 Chi riceve un profeta come profeta, riceverà premio di profeta e chi riceve un giusto come giusto, riceverà premio di giusto. 42 E chi avrà dato da bere soltanto un bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è un mio discepolo, io vi dico in verità che non perderà affatto il suo premio”.